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Menopausa: in Humanitas un percorso multidisciplinare dedicato

Con il termine menopausa si intende un periodo della vita femminile, che solitamente insorge tra i 45 e i 55 anni, durante il quale si arresta il ciclo mestruale. Si tratta di un momento delicato, che può determinare una serie di sintomi e che comporta un aumento del rischio per l’insorgenza di una serie di patologie. Per questo motivo, oltre a diverse di misure di prevenzione, vengono abitualmente effettuati esami strumentali e di laboratorio e valutate specifiche possibilità di trattamento in base alle condizioni cliniche della singola persona e ai sintomi che essa presenta.

L’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, con il Centro Multidisciplinare per la menopausa, offre un percorso dedicato multidisciplinare che comprende un team di specialisti, con lo scopo di affrontare all’interno dello stesso contesto tutti i differenti aspetti della menopausa. Ne parliamo con la professoressa Nicoletta Di Simone, Professore Ordinario di Ginecologia in Humanitas University e responsabile del percorso.

Cos’è la menopausa

La menopausa è un momento fisiologico della vita femminile determinato dalla cessazione della sintesi di estrogeni da parte delle ovaie. È considerata tale a 12 mesi dall’ultimo ciclo mestruale. Già alcuni mesi prima della cessazione della funzionalità ovarica, è possibile osservare alterazioni del ciclo mestruale come mestruazioni ravvicinate o più abbondanti; il periodo tra l’inizio dell’irregolarità del ciclo mestruale e 12 mesi dopo l’ultima mestruazione prende il nome di perimenopausa. In alcune donne, la cessazione della funzionalità ovarica può anche avvenire prima dei 45 anni (menopausa prematura) e dopo i 55 anni (menopausa tardiva).

I sintomi che caratterizzano la menopausa possono coinvolgere la sfera psicoaffettiva (ansia, stanchezza, alterazioni del tono dell’umore, irritabilità, disturbi della memoria e della concentrazione, calo del desiderio sessuale) o essere di tipo neurovegetativo (vampate di calore, eccesso di sudorazione, alterazioni della pressione arteriosa, tachicardia e palpitazioni, vertigini, disturbi del sonno). La carenza estrogenica a livello genito-urinario risulta in quei segni e sintomi spesso responsabili di una ridotta qualità di vita dopo la menopausa: questi sintomi, i quali includono cistiti frequenti e secchezza vulvo-vaginale, prendono il nome di sindrome genitourinaria della menopausa (GSM).

Menopausa: quali possono essere i rischi

È importante che le persone in menopausa siano opportunamente seguite, sia per impostare percorsi terapeutici utili a tenere sotto controllo la sintomatologia, sia per prevenire il rischio di insorgenza di patologie, talvolta severe.

Tra i principali fattori di rischio da mantenere sotto controllo c’è il peso corporeo, il quale interessa, sebbene con una serie di variabili individuali, circa il 50% della popolazione femminile al di sopra dei 50 anni. La diminuzione della produzione di estrogeni, infatti, contribuisce al rallentamento metabolico e all’aumento della fame. Il grasso corporeo in eccesso immagazzinato in questa fase, inoltre, tende ad accumularsi nell’area della vita: questa tipologia di grasso, denominato viscerale, contribuisce a un aumento degli stati infiammatori, del rischio cardiovascolare e dello sviluppo della sindrome metabolica.

Oltre al rischio di sviluppare patologie dismetaboliche e cardiovascolari, il calo di estrogeni può associarsi anche all’insorgenza di patologie osteoarticolari, reumatologiche, autoimmuni e tiroidee. Inoltre, dopo i 50 anni aumenta anche il rischio di tumori ginecologici – come il tumore della mammella, dell’ovaio e dell’endometrio – per cui la diagnostica per immagini è cruciale nell’ottica di una diagnosi precoce.

Approccio multidisciplinare in menopausa

Tutti questi complessi e interconnessi aspetti della menopausa rendono necessario un intervento multidisciplinare, in cui lo specialista ginecologo collabora con gli specialisti afferenti ad altre discipline come la cardiologia, la reumatologia, l’endocrinologia e la radiologia diagnostica, per impostare un percorso diagnostico-terapeutico adeguato e personalizzato per le necessità cliniche della paziente.

La terapia d’elezione per trattare i disturbi correlati alla menopausa è quella ormonale sostitutiva (TOS), che comporta la somministrazione di estrogeni associati a progestinici. L’inizio precoce di una terapia ormonale in menopausa permette di prevenire al meglio il rischio delle patologie associate al calo degli estrogeni. Principio fondamentale della terapia ormonale è la personalizzazione, ovvero l’utilizzo dei farmaci e delle vie di somministrazione più adeguate in base ai desideri e alle necessità della paziente.

Centro multidisciplinare per la Menopausa: in Humanitas un percorso dedicato

Humanitas offre a tutte le donne tra i 35 e i 65 anni un percorso dedicato grazie al Centro multidisciplinare per la menopausa. Il Centro prende in carico sia pazienti in perimenopausa, sia pazienti in menopausa fisiologica o iatrogena, menopausa prematura e insufficienza ovarica prematura. Le donne che sperimentano quindi alterazioni del ciclo mestruale o sintomatologia specifica potranno accedere a un percorso diagnostico con il supporto di esami di laboratorio e strumentali, come la Densitometria Ossea a Raggi X (DEXA) o la mammografia, e di un consulto clinico con specialisti ginecologi, cardiologi, endocrinologi, reumatologi e radiologi.

Visita specialistica ginecologica – Menopausa

La visita specialistica ginecologica per la menopausa permette di impostare percorsi terapeutici multidisciplinari e prevenire il rischio di insorgenza di patologie.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
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