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Melanoma: come fare prevenzione

Il melanoma è un tumore della pelle piuttosto comune, la cui incidenza è in progressivo aumento. Per questo motivo risulta importante fornire alla cittadinanza informazioni corrette e aggiornate circa i fattori di rischio e la prevenzione per questo tipo di tumore. 

Ma cos’è il melanoma? E quali sono i segnali da non sottovalutare? Ne parliamo con il dottor Mario Valenti, dermatologo presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e ricercatore presso Humanitas University. 

Cos’è il melanoma 

Il melanoma è un tumore maligno della pelle che si sviluppa a partire dalle cellule dell’epidermide deputate alla produzione di melanina, i melanociti. Il melanoma tende a svilupparsi “de novo”, nella maggior parte dei casi, ossia in aree della cute prive di nei, anche se può occorrere, meno frequentemente, che un neo già esistente evolva in melanoma. Il melanoma spesso si presenta con una forma estremamente simile a quella dei nei benigni, per questo non sempre è facile accorgersi di eventuali modifiche occorse alla propria cute. Il dermatologo, in sede di visita, valuta i nei del paziente tramite il dermatoscopio, uno strumento non invasivo che consente l’individuazione di eventuali particolari caratteristiche sospette per melanoma. 

Il melanoma può svilupparsi sia in aree fortemente esposte alla luce solare, come braccia, viso o dorso, sia in punti meno esposti, come le piante dei piedi, l’area genitale o il cuoio capelluto. Anche le mucose della bocca e degli occhi possono, inoltre, essere interessate da melanoma, dunque è importante non sottovalutare questa tipologia di tumore e non ritenere che si possa sviluppare solamente in corrispondenza dei nei o esclusivamente a causa di un’eccessiva esposizione ai raggi solari.

Il melanoma, infatti, è un tumore a elevata aggressività che, se non diagnosticato precocemente, in fase avanzata può evolvere in metastasi. Tuttavia, quando diagnosticato in fase precoce ha ottime possibilità di guarigione definitiva tramite un intervento, di norma, ambulatoriale in anestesia locale. 

Chi è a rischio di sviluppare un melanoma 

Il melanoma interessa, in particolare, le persone con fototipo chiaro o addirittura “rutili”, ossia con la pelle estremamente chiara spesso interessata da lentiggini (efelidi), gli occhi grigi e i capelli rossi. Tuttavia, tendono a essere interessate da melanomi anche le persone con un numero estremamente elevato di nei (> 100). 

I fattori di rischio che aumentano la possibilità di sviluppo di melanoma sono inoltre:

  • predisposizione genetica
  • familiarità
  • storia personale di pregresso melanoma
  • eccessiva esposizione ai raggi del sole per motivi lavorativi e/o ludici
  • In particolare, le ustioni in età infantile-adolescenziale sono quelle che sembrano predisporre maggiormente alla futura insorgenza di melanoma
  • Inoltre, va rimarcato come anche l’uso di lampade, docce e lettini abbronzanti sia un fattore di rischio per sviluppare melanoma ed altri tumori cutanei.

Bisogna tuttavia sempre tenere presente che il melanoma può interessare qualunque individuo, anche coloro che hanno la pelle scura (spesso in questo caso il melanoma si presenta sui piedi e sulle mani, il cosiddetto melanoma acrale lentigginoso) o che non prendono il sole. 

Melanoma: i segnali da non sottovalutare 

La visita dermatologica è fondamentale per individuare eventuali lesioni sospette clinicamente e analizzarle dermoscopicamente per determinarne eventuali anomalie. Se il melanoma viene asportato in fase precoce la prognosi sarà tendenzialmente favorevole, mentre quando viene individuato a uno stadio più avanzato può comportare la diffusione extracutanea e il rischio di metastasi. Per questo è consigliato effettuare a cadenza regolare (almeno una volta all’anno) un consulto con un dermatologo a partire dall’adolescenza. Inoltre, è molto importante richiedere una valutazione dermatologica tempestiva se si notano modifiche dei propri nei o la comparsa di nuove lesioni. 

Quando si parla di melanoma, infatti, risulta di fondamentale importanza l’auto osservazione della propria pelle, che si fonda sulla regola “ABCDE”, un acronimo che aiuta a ricordare più facilmente gli aspetti a cui prestare attenzione quando si osservano i nei:

  • Asimmetria: il melanoma spesso è asimmetrico, mentre un neo benigno è normalmente simmetrico.
  • Bordi: i bordi del melanoma sono spesso irregolari, quelli dei nei, di norma, regolari.
  • Colore: il colore del melanoma è spesso disomogeneo, mentre risulta uniforme nella maggior parte dei nei.
  • Diametro: il melanoma può superare i 5-6 millimetri, cosa che raramente accade a un neo.
  • Evoluzione: le lesioni che evolvono in dimensioni e aspetto nel tempo vanno maggiormente attenzionate; le lesioni benigne, solitamente, restano stabili.
  • Elevazione: il melanoma, rispetto al neo, tende a innalzarsi in parte o completamente rispetto alla pelle circostante in poco tempo.
  • Emorragia: in presenza di melanoma possono verificarsi sanguinamenti spontanei.

Melanoma: si può prevenire? 

Come abbiamo detto, l’incidenza del melanoma è in continua crescita e risulta raddoppiata nel corso degli ultimi 10 anni. Fortunatamente, grazie alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema ed all’attività di screening messa in atto dai dermatologi con strumenti sempre più performanti, il melanoma viene sempre più diagnosticato nelle sue fasi precoci. Bisogna sottolineare come oltre all’auto osservazione e ad effettuare regolarmente i controlli dermatologici, si consiglia anche di seguire alcune buone norme di prevenzione primaria, che consentono di diminuire la probabilità di sviluppo di un melanoma. La maggior parte dei melanomi, infatti, deriva dall’esposizione eccessiva ai raggi UV

I comportamenti che si possono mettere in atto per diminuire la possibilità di sviluppare un melanoma sono quindi:

  • Proteggere sempre la propria pelle in maniera con creme solari ad alto fattore fotoprotettivo, da applicare più volte durante la giornata e in quantità adeguata.
  • Indossare protezioni fisiche come copricapi, magliette, ecc.
  • Se possibile, evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata per non incorrere in ustioni.
  • Evitare l’utilizzo di lampade, docce, lettini abbronzanti.
  • Quando si pianifica un viaggio considerare che la latitudine e i fattori ambientali contribuiscono a una maggiore o minore intensità dei raggi solari e organizzarsi di conseguenza con le dovute precauzioni.
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