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MASCC ed ESMO: due importanti riconoscimenti per Humanitas Cancer Center

Il MASCC – Multinational Association of Supportive Care in Cancer – ha accreditato il Cancer Center di Humanitas come MASCC Designated Center of Excellence in Supportive Care in Cancer. Obiettivo raggiunto grazie al lavoro e alla documentazione presentata dalla Sezione di Cure Simultanee e Continuità Assistenziale in Oncologia. 

Il MASCC, organizzazione internazionale e interdisciplinare dedicata alla pratica, alla formazione e alla ricerca in cure di supporto per pazienti oncologici, conta ad oggi 25 centri accreditati in tutto mondo di cui 7, compreso ora Humanitas, in Italia. 

“Un anno che inizia positivamente – racconta la dottoressa Laura Velutti, responsabile della Sezione Cure Simultanee e Continuità Assistenziale in Oncologia di Humanitas Cancer Center -.  Già alla fine del 2023, avevamo ottenuto, per la quarta volta, l’accreditamento dell’European Society of Medical Oncology (ESMO) come Designated Centre of Integrated Oncology and Palliative Care”. 

Due traguardi importanti che raccontano l’impegno dei professionisti di Humanitas Cancer Center nel garantire cure sempre più di qualità ai pazienti, integrando competenze oncologiche, in terapia di supporto e in cure palliative che caratterizzano la Sezione di Cure Simultanee, in un contesto sensibile al tema come dimostra la crescente attenzione di Regione Lombardia al potenziamento dei servizi territoriali.

Terapia di supporto, cure palliative precoci, cure simultanee, cure palliative esclusive, cure di fine vita: cosa sono? 

Le terapie di supporto comprendono quei trattamenti collaterali alle terapie specifiche (come la chemioterapia o la radioterapia) atti a minimizzare le tossicità e i sintomi che dipendono dai trattamenti, e i sintomi dovuti direttamente alla patologia oncologica. Le terapie di supporto sono quindi destinate ai pazienti che sono in trattamento attivo, per i quali l’obiettivo di cura complessivo è migliorare la prognosi.

Le terapie di supporto hanno lo scopo di minimizzare le tossicità e i sintomi, consentendo al paziente di affrontare meglio le cure oncologiche, nei tempi corretti e nelle dosi previste, cercando così di ottenere la migliore risposta ai trattamenti.   

Con questa accezione le terapie di supporto in oncologia si possono assimilare alle cure palliative precoci, ovvero tutti quei trattamenti che mirano al miglioramento della qualità della vita attraverso il controllo dei sintomi in tutte le fasi della traiettoria di cura dei pazienti, anche alla diagnosi. 

Questo modo di concepire le cure nei pazienti oncologici che stanno facendo un trattamento curativo rientra nel concetto di Cure Simultanee, ovvero cure che si fanno contemporaneamente alla chemioterapia, all’immunoterapia o ad altro trattamento, spesso lo stesso giorno in cui il paziente fa il trattamento in Day Hospital.   

Le cure palliative esclusive hanno come obiettivo il contenimento dei sintomi e la valorizzazione della qualità della vita del paziente, con una presa in carico globale della persona: i bisogni vengono messi al centro dell’intervento con una presa in carico anche dei caregivers.

Le cure palliative possono essere svolte in ambulatorio con visite periodiche, se le condizioni generali e l’autonomia lo consentono e non vi sono sintomi scarsamente controllati. Quando ci sono invece maggiori necessità di accudimento e supervisione, sintomi scarsamente controllati o perdita di autonomia, i pazienti possono essere seguiti in percorsi assistenziali a casa in assistenza domiciliare o a ricovero presso i centri specializzati (hospice).

Le cure di fine vita sono parte integrante delle cure palliative e sono quelle dell’ultima fase della vita caratterizzata da segni e sintomi specifici. Le cure di fine vita si caratterizzano per una rimodulazione dei trattamenti e degli interventi assistenziali in rapporto ai nuovi obiettivi di cura. 

L’approccio delle cure palliative è multiprofessionale per definizione, perché curano la persona e tutti gli aspetti legati ai bisogni e non la malattia, con una forte prevalenza di azione di cura da parte degli infermieri.

Attorno al paziente e alla famiglia ruotano però anche altre figure: i fisioterapisti, gli operatori sociosanitari, gli psicologi, gli assistenti sociali e certamente i medici.

Tutte queste figure sono presenti nella équipe dell’ Unità di Cure Palliative Domiciliari che fa parte della Sezione di Cure Simultanee e Continuità Assistenziale in Oncologia dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas. L’équipe è composta da due oncologhe, una geriatra, una internista, quattro infermieri, una fisioterapista, una psicologa, un’assistente sociale e un operatore sociosanitario. Fanno parte dell’équipe per periodi di formazione a rotazione gli specializzandi in Oncologia ed Ematologia, alcuni studenti del terzo anno delle facoltà di Infermieristica e Fisioterapia di Humanitas University. Inoltre vi è il prezioso contributo dei volontari della Fondazione Insieme con Humanitas.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
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