Marcatori d’oro per guidare la mano del chirurgo. In Humanitas si è svolto con successo un insolito intervento di asportazione di piccoli noduli pancreatici. Ne parliamo con la dott.ssa Silvia Carrara, endoscopista digestiva, e con il prof. Alessandro Zerbi, Responsabile di Chirurgia del Pancreas, che hanno eseguito in prima persona la procedura.
Quale intervento si è svolto in Humanitas?
L’eccezionalità dell’intervento è legata al posizionamento guidato dall’ecoendoscopia di millimetrici marcatori d’oro (“Gold Anchor”) all’interno delle lesioni. I marcatori, visualizzati durante l’ecografia intraoperatoria, hanno guidato la mano del chirurgo nella localizzazione e nell’asportazione dei noduli.
“L’ecoendoscopia – spiega la dott.ssa Carrara – è una metodica che, unendo gli ultrasuoni all’endoscopia, permette di eseguire un’esplorazione ecografica delle pareti dei visceri del tratto gastrointestinale e degli organi circostanti grazie all’applicazione di una piccola sonda ecografica sulla punta dell’endoscopio. Negli ultimi anni, da metodica puramente diagnostica, è diventata sempre più operativa, soprattutto in campo oncologico”.
Il paziente, un uomo di 65 anni già precedentemente sottoposto ad asportazione della metà sinistra del pancreas per un raro tipo di tumore a bassa malignità, presentava piccole recidive linfonodali di assai difficile localizzazione: il prof. Zerbi ha eseguito l’intervento di asportazione dopo il posizionamento sotto guida ecoendoscopica dei marcatori realizzato dalla dott.ssa Carrara, che ha permesso di identificare intra-operatoriamente le lesioni.
“Fondamentale per garantire il successo della procedura è stata la collaborazione multidisciplinare tra diversi specialisti – spiega il professor Zerbi: endoscopista, chirurgo, gastroenterologo, oncologo e anatomopatologo”.
“L’utilizzo di marcatori d’oro in ecoendoscopia è estremamente innovativo, e a breve sarà attivato un protocollo in cui Humanitas sarà nuovamente in prima linea: in collaborazione con la Radioterapia diretta dalla prof.ssa Marta Scorsetti, “marcheremo” i tumori pancreatici prima di sottoporre i pazienti al trattamento radiante”, conclude la dott.ssa Carrara.
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