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Malattie infiammatorie croniche intestinali: i consigli per quando si viaggia

Le persone con malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) nei periodi di vacanza, in particolare se viaggiano all’estero in paesi con un clima e dei cibi molto diversi da quelli abituali, possono andare incontro a oscillazioni dei ritmi intestinali. Fattori climatici, igienici e alimentari, infatti, possono influenzare la salute dell’apparato gastrointestinale. Vi sono tuttavia alcune semplici regole che possono aiutare ad affrontare il viaggio più serenamente. 

Ne parliamo con la dottoressa Arianna Dal Buono, gastroenterologa dell’Unità Operativa Malattie infiammatorie Croniche intestinali presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, dove è attivo il Centro Medico Chirurgico per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino

Vaccinazioni: quali sono quelle a cui prestare attenzione 

Le vaccinazioni si distinguono in base a come vengono costruite in: vaccinazioni vive, vaccinazioni uccise e vaccinazioni polisaccaridiche o a tossoidi. Tutte le vaccinazioni disponibili e raccomandate sono sicure nei pazienti con MICI con alcune semplici regole ed eccezioni. 

Nello specifico, per i pazienti con MICI in terapia steroidea ad alte dosi, immunomodulante, in terapia biologica o con piccole molecole le vaccinazioni sicure e sempre consentite sono tutte quelle uccise, a formulazione polisaccaride, e a tossoide: anti-epatite A, anti-epatite B, antitetanica, anti-difterite, anti-pertosse e anti-rabbica, anti-pneumococcica e anti-meningococcica. Queste vaccinazioni, dunque, possono essere effettuate in qualsiasi momento delle cure. Si raccomanda sempre di informare il medico vaccinatore del Centro vaccinale delle cure in corso per la patologia intestinale.   

Pazienti con MICI in terapia steroidea ad alte dosi, immunomodulante, in terapia biologica o con piccole molecole, devono prestare attenzione alle vaccinazioni vive. In questi casi, infatti, le vaccinazioni vive sono sconsigliate poiché vi è il rischio di sviluppare una malattia simile a quella per cui si è effettuata la vaccinazione. Attenzione dunque, alla vaccinazione antitifica viva, a cui è da preferirsi quella polisaccaridica, alla vaccinazione anticolerica viva, a cui è da preferirsi quella uccisa e alla vaccinazione anti-MPRV (morbillo-parotite-rosolia-varicella) e anti-febbre gialla.

In ogni caso sul sito del Ministero della Salute e nei centri per le vaccinazioni sono disponibili tutte le informazioni ufficiali sulle vaccinazioni obbligatorie e su quelle raccomandate in base alla nazione verso cui si sta viaggiando. 

Infine tra le vaccinazioni stagionali e particolarmente raccomandate nei pazienti con MICI in corso di qualsiasi terapia ricordiamo la vaccinazione anti-influenzale e anti-pneumococcica oltreché la vaccinazione anti-papilloma virus (anti-HPV) e la vaccinazione anti-Zoster ricombinante contro il “fuoco di Sant’Antonio” che sono sempre eseguibili e consigliate. 

Febbre gialla e MICI 

La febbre gialla è una febbre virale, endemica in alcune aree del mondo, in particolare in centro e sud America e nel centro Africa. La vaccinazione per la febbre gialla è obbligatoria, ma si tratta di una vaccinazione viva. Dunque pazienti con MICI, in particolare in cura con terapia biologica, che devono affrontare un viaggio in zone in cui la vaccinazione anti-febbre gialla è obbligatoria devono discuterne con il proprio gastroenterologo e con il medico del proprio centro vaccinale di riferimento. 

In alcuni casi è possibile ricevere una certificazione ufficiale di esonero dalla vaccinazione, in altri viene concordata con il gastroenterologo una pausa terapeutica di almeno 3 mesi per potersi sottoporre in sicurezza alla vaccinazione. 

La profilassi per la malaria 

Per quanto riguarda la malaria, invece, non si parla di vaccinazione ma di profilassi. Non esiste, infatti, un vaccino antimalarico: la profilassi è farmacologica e prevede delle terapie da assumere alcuni giorni prima della partenza, per tutta la durata del viaggio e per qualche giorno dal ritorno. 

Si tratta di terapie assolutamente sicure e compatibili in tutti i pazienti interessati da malattia di Crohn e colite ulcerosa. Dunque, con le dovute precauzioni e facendo sempre riferimento al medico, si può procedere con la profilassi in totale sicurezza.

Le medicine da portare in viaggio 

È consigliato che i pazienti con MICI viaggino con alcune medicine per poter affrontare in tutta tranquillità possibili problematiche. Tra queste:

  • fermenti lattici
  • disinfettanti intestinali (es. rifaximina)
  • antibiotici ad ampio spettro per le infezioni intestinali ed extra-intestinali (es. amoxicillina/clavulanato, ciprofloxacina, metronidazolo)
  • mesalazina, anche in forma topica di supposte o clismi (per i pazienti con rettocolite ulcerosa)
  • integratori di sali minerali
  • protezione solare.

Tra i consigli più utili per una serena esperienza di viaggio, infine, è opportuno prestare attenzione ai possibili veicoli di contaminazione, come il ghiaccio, che può trasmettere quasi tutte le tossinfezioni alimentari, e l’acqua corrente. Da questo punto di vista è opportuno utilizzare bottiglie chiuse ed evitare verdure che possono essere state lavate sotto l’acqua corrente. È buona norma, quindi, evitare in generale cibi e verdure crude

Attenzione anche agli alimenti che non sono infettanti ma solo peggiorativi sulla sintomatologia intestinale, come l’alcol e le spezie, in particolare il piccante che è consigliato evitare per il periodo del viaggio.

Visita gastroenterologica – Crohn

La visita specialistica gastroenterologica si rivolge alle persone con sospetta malattia di Crohn o con diagnosi accertata.

Visita gastroenterologica – Colite ulcerosa

La visita specialistica gastroenterologica si rivolge alle persone con sospetta colite ulcerosa o con diagnosi accertata.

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