Assistenza per il mezzo milione di malati e le loro famiglie: è il messaggio lanciato in occasione della giornata mondiale dell’Alzheimer che si è celebrata in tutto il mondo domenica 21 settembre. Le famiglie chiedono aiuto, una rete intorno ai malati, centri diurni e assistenza domiciliare integrata, personale specializzato e di supporto.
Istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Disease International, la Giornata testimonia la nascita di un movimento internazionale che vuole creare una coscienza pubblica sugli enormi problemi provocati da questa malattia, segnata a crescere nei prossimi anni. E far sì che famiglie, medici, ricercatori socio-sanitari e organizzazioni lavorino insieme per dare risposte concrete ai bisogni dei malati e delle loro famiglie. Quest’anno la Giornata in Italia ha avuto un significato
particolare: la Federazione Alzheimer Italia celebra infatti il suo decimo anniversario; è nata il 30 giugno 1993 a Milano.
“L’Alzheimer è un problema di grande e urgente rilevanza sociale. In Italia sono più di 500.000 i malati, e tutti, insieme ai loro familiari, devono quotidianamente affrontare enormi difficoltà per gestire le conseguenze della malattia che non può più essere intesa come un problema solamente privato, ma coinvolgere invece l’intera comunità, chiamata a intervenire anche attraverso quegli aiuti.” denuncia Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia. “Anche se attualmente la malattia di Alzheimer, la più comune forma di demenza, è inguaribile, esistono tuttavia cure che possono alleviarne alcuni sintomi e migliorare la qualità di vita del malato. Ma è essenziale che malati e loro familiari non siano lasciati soli. Occorre che la programmazione sanitaria preveda: diagnosi accurata e tempestiva, valutazione dei bisogni del malato e dei suoi familiari e una rete di servizi che vanno dall’informazione e formazione dei “carer” familiari e professionali, alla presa in carico del malato, all’assistenza domiciliare specializzata, ai centri diurni e ai ricoveri dedicati”.
Fra le molte iniziative è stato attivato presso l’IRCSS Centro S.Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia, il primo servizio nazionale di call center online in grado di offrire informazioni e consulenze ai familiari delle persone colpite da questa malattia. Il call center virtuale, cui si accederà attraverso il nuovo sito www.infoalzheimer.it, nasce da un progetto dell’AFaR (Associazione Fatebenefratelli per la ricerca biomedica e sanitaria). Il nuovo servizio web è rivolto essenzialmente ai familiari di persone colpite dalla malattia di Alzheimer, che attraverso un sistema di percorsi guidati potranno rivolgere domande e ottenere entro le 48 ore consigli da esperti.
“Il tema della Decima Giornata Mondiale è stato un’alleanza tra medico-operatore e paziente. Con l’obiettivo di creare attorno al malato una rete di servizi che li aiuti ad affrontare e risolvere i molti problemi e permetta loro di vivere una vita dignitosa come è diritto di ogni persona. La drammatica complessità di questa malattia rende indispensabile una reale e concreta collaborazione tra medico, malato e famiglia” afferma Salvini Porro.
La Federazione Alzheimer Italia è la maggiore organizzazione nazionale di volontariato dedicata alla promozione della ricerca medica e scientifica sulle cause, la cura e l’assistenza per la malattia di Alzheimer, al supporto e sostegno dei malati e dei loro familiari, alla tutela dei loro diritti in sede sia legislativa sia amministrativa.
Riunisce e coordina le associazioni locali che si occupano della malattia di Alzheimer e opera a livello nazionale e locale per creare una rete di aiuto ai malati ed ai loro familiari.
Per ulteriori informazioni: Federazione Alzheimer Italia, tel. 02 809767 – fax 02 875781
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