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Mal di testa da ciclo: le nuove terapie per curarlo

Il mal di testa è un disturbo molto comune, che interessa circa 25 milioni di persone nel nostro paese e in particolar modo le donne, che rappresentano il 57% circa del totale. 

Tra le cause associate al mal di testa, nel sesso femminile riveste un ruolo rilevante il ciclo mestruale, o meglio, gli squilibri ormonali che questo comporta e che provocano, tra gli altri sintomi, il mal di testa, o cefalea catameniale, in circa 4,4 milioni di donne

Come possiamo riconoscere il mal di testa da ciclo? E quali sono i possibili rimedi per trattarlo? 
Approfondiamo l’argomento con il dottor Vincenzo Tullo, neurologo in Humanitas e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee.

Mal di testa da ciclo: come riconoscerlo

La cefalea catameniale o emicrania mestruale, ossia il cosiddetto “mal di testa da ciclo” è un disturbo che interessa il genere femminile, provocato dagli squilibri ormonali tipici delle mestruazioni e anche da una predisposizione genetica. In particolare, a scatenare la cefalea catameniale è l’abbassamento fisiologico degli ormoni femminili (estrogeni) che si verifica alcuni giorni prima dell’inizio del ciclo mestruale vero e proprio. 
Questo calo ormonale tende a provocare una vasodilatazione a livello cerebrale, che è la causa diretta del mal di testa con un dolore di elevata intensità associato a nausea, talvolta vomito, disturbo alla luce, ai rumori e agli odori.

Si tratta di una sottocategoria della grande famiglia dell’emicrania e dunque di una tipologia di cefalea che prende avvio qualche giorno prima dell’inizio delle mestruazioni e continua nei primi giorni di ciclo, andando a influenzare negativamente la quotidianità delle pazienti che ne soffrono e che riscontreranno difficoltà a svolgere le normali attività lavorative e quotidiane.
Al mal di testa, inoltre, possono anche aggiungersi altri sintomi associati alla sindrome premestruale, come nausea, dolori lombari, irritabilità e calo della concentrazione e del tono dell’umore. 

Stile di vita e farmaci

Il primo passo che possono compiere le pazienti per combattere il mal di testa da ciclo è modificare quegli stili di vita che risultano dannosi per la salute. È quindi importante avere un’alimentazione equilibrata, povera di caffè e di alcol, un sonno regolare e ricordarsi di mantenere uno stile di vita attivo e poco sedentario. Dieta equilibrata, riposo notturno e sport aiutano infatti ad attenuare lo stress e, di conseguenza, parte della sintomatologia associata al mal di testa.

Il trattamento farmacologico, invece, prevede l’utilizzo di analgesici come il paracetamolo, antinfiammatori non steroidei (ibuprofene, indometacina, ketoprofene, naprossene, nimesulide), i triptani e all’occorrenza farmaci anti-nausea. Utile in particolare un analgesico della famiglia dei triptani che può essere assunto anche come prevenzione di questa cefalea e che in tal caso deve essere assunto a partire da un paio di giorni prima dell’inizio del ciclo mestruale per circa 4-5 giorni.
Per la prevenzione dell’emicrania in generale e quindi anche dell’emicrania mestruale molto efficaci sono gli anticorpi monoclonali, una nuova categoria di farmaci in grado di bloccare una piccola proteina presente in eccesso nel cervello degli emicranici e che innesca il mal di testa con la dilatazione dei vasi sanguigni. È sufficiente una puntura al mese per ridurre del 70-80% i giorni di mal di testa al mese. Tali farmaci possono essere prescritti solo da neurologi specialisti nelle cefalee.
La cura farmacologica di prevenzione può essere preceduta o associata a un integratore quale il pidolato di magnesio, la cui assunzione serve a contrastare la sintomatologia dolorosa della sindrome premestruale. 

Magnesio: un alleato contro il mal di testa da ciclo

Il magnesio è un minerale che svolge una serie di funzioni associate alla buona salute dellorganismo, tra cui il miglioramento degli impulsi nervosi a livello cerebrale, della contrazione muscolare e del tono dell’umore. 
Per quanto riguarda le cefalee, l’azione del magnesio contribuisce a smorzare gli effetti del mal di testa, diminuendone sia la violenza sia la frequenza.

Per rendere la sua azione effettiva e aiutare a prevenire o attenuare il mal di testa da ciclo, il magnesio si dovrebbe assumere a partire dalla settimana antecedente le mestruazioni fino alla conclusione del ciclo mestruale.
In ogni caso qualora la cefalea catameniale risultasse particolarmente severa e invalidante, le pazienti dovrebbero documentare con un diario gli attacchi di mal di testa e rivolgersi allo specialista neurologo, che saprà indicare loro i trattamenti più adatti da seguire e, all’occorrenza, gli esami di approfondimento da svolgere.

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