L’ingrossamento dei linfonodi è spesso legato a un’infezione, in altri casi può avere natura benigna e solo più raramente indicare una malattia autoimmune o un tumore. Ne ha parlato il professor Armando Santoro, Direttore di Humanitas Cancer Center, nel suo blog su Repubblica.it, in risposta alla domanda di una lettrice.
In molti casi, i linfonodi ingrossati indicano la presenza di un’infezione batterica o virale, solo raramente possono essere legati a una patologia autoimmune o a una forma tumorale. In altri casi ancora, per esempio quando l’ingrossamento è di lunga data e non subisce alcuna evoluzione, le cause sono benigne.
“In alcuni casi, per esempio, è possibile che la reazione dei linfonodi sia provocata da stimoli anche minimi, come le piccole lesioni provocate dalla lametta per la depilazione, dalla composizione di un profumo o un deodorante, o persino da un indumento troppo stretto”, precisa il prof. Santoro.
Quando consultare il medico?
Se si osserva un ingrossamento dei linfonodi è bene consultare il medico, che valuterà se indirizzare il paziente verso una visita specialistica o verso un’ecografia.
È consigliabile un controllo più approfondito laddove si noti un aumento di dimensioni dei linfonodi o qualora compaiano sintomi come febbre e perdita di peso.
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