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Dottoressa Patrizia Presbitero

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Formazione


Università

Università degli Studi di Torino

Università

Università degli Studi di Torino; Imperial College, London

Esperienze precedenti


Penultimo Ruolo e Descrizione Attività

Responsabile del Laboratorio di Emodinamica dell'Università degli Studi di Torino

Penultima Esperienza Lavorativa

Ospedale Molinette

Nome ospedale / Ente

Ospedale San Giovanni Bosco

Ultimo Ruolo e Descrizione Attività

Primario di Cardiologia e Cardiologia Interventistica

Nome ospedale / Ente

Ospedale Molinette

Io in Humanitas


Area Medica

Cardiologia clinica e Interventistica

Pubblicazioni personali su PubMed

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=presbitero p

Unità

Cardiologia Clinica, Interventistica E Ucc

Aree mediche di interesse

Cardiopatia ischemica, infarto miocardico acuto e coronaropatia, cardiopatie valvolari, cardiopatie congenite, cardiopatie in gravidanza. In queste cardiopatie interviene con i più avanzati mezzi terapeutici a disposizione della cardiologia interventista, ossia gli stent coronarici (reticelle inserite nei vasi per tenerli aperti) sempre più sottili e ricoperti di farmaci sempre più efficaci per evitare la ricomparsa di ostruzioni coronariche. Oggi sono anche a disposizione gli Stent riassorbibili che , a uno, due anni dall'inserzione scompaiono completamente lasciando il vaso coronarico intatto. Da molti anni sono stati sviluppati metodi per riaprire coronarie chiuse anche da molto tempo, che in particolare permettono di curare pazienti in cui i by-pass si sono chiusi riaprendo le coronarie native.. Nel campo delle cardiopatie strutturali, da molti anni si dilatano valvole (mitrale, polmonare, aortica) e arterie (coartazione aortica) con palloni di varie dimensioni e tipo. Si chiudono orifizi anomali (difetti interatriali, interventricolari, forame ovale pervio, dotto arterioso persistente) con dispositivi di vari tipi e dimensioni (ombrellini). Ormai da 4 anni si è introdotta la sostituzione percutanea della valvola aortica (TAVI) nei pazienti ad alto rischio di chirurgia cardiaca: la tecnica consiste nell'introdurre fino al cuore la valvola montata su un pallone e compressa in un catetere, per poi espanderla comprimendo la valvola nativa contro le pareti aortiche. Sono stati trattati nel nostro centro più di 500 pazienti con ottimi risultati, offrendo loro il ritorno ad una vita normale in pochi giorni. Sempre nei pazienti ad alto rischio chirurgico è stata introdotta una tecnica per contenere l'insufficienza della valvola mitralica, che consiste nell'arrivare dalla vena femorale alla valvola con un catetere, per poi ridurre l'orifizio valvolare con uno o più punti metallici (clip). La sostituzione completa percutanea della valvola mitralica invece è sotto studio, per ora con impianti solo compassionevoli ,ma consentirà nei prossimi anni un ulteriore passo in avanti della cardiologia interventistica.Nei pazienti con aritmia (fibrillazione atriale cronica), che per qualche ragione non possono usare i farmaci anticoagulanti, pur essendo ad alto rischio di embolia cerebrale, è stata introdotta la chiusura dell'auricola sinistra (una specie di sacca nell'atrio dove si formano i trombi) con un tappo che viene introdotto con un catetere sulla bocca di questa sacca e ne permette la sua chiusura completa.

Aree di ricerca di interesse

  • - Cardiopatia valvolare: TAVI - vengono ricercate le dimensioni più appropriate della valvola da impiantare, usando diversi metodi diagnostici (TAC, RMN, ECO tridimensionale), al fine di ottenere un impianto senza insufficienza residua, minimizzando così le complicanze. È, inoltre, in corso di elaborazione un indice prognostico (score), che permetta di prevedere la mortalità e la morbilità immediata e a distanza dei pazienti sottoposti ad impianto. Tale indice è basato non solo sulle comorbilità (come gli indici attualmente in vigore), l'età e il sesso, ma anche su altri parametri, quali la fragilità (fragility index), la situazione neurocognitiva, la presenza o meno di insufficienza renale. 
  • Cardiopatia nella donna: si indagano le cause di mortalità durante infarto nella popolazione femminile (più alta rispetto a quella maschile). Si indaga inoltre il risultato dei vari dispositivi della Cardiologia Interventistica (valvole, stent e ombrellini) nella popolazione femminile per verificarne l'efficacia rispetto alla popolazione maschile, sia durante le procedure (vasi più fragili, più tortuosi e più calcifici nelle donne), sia a distanza di tempo (migliore sopravvivenza nelle donne dopo impianti valvolari, minori ristenosi dopo le procedure coronariche).
  • Cardiopatia in gravidanza: si contribuisce al registro europeo, seguendo le cardiopatie complesse durante la gravidanza, per valutare quali cardiopatie e di che gravità possano condurre a termine felicemente una gravidanza.
  • Sui precedenti argomenti sono a disposizione nelle librerie scientifiche due testi recenti "Il cuore della donna" e "Percutaneous treatment of cardiovascular diseases in women" a cura della dott.ssa Presbitero.
  • Partecipazione a molti studi clinici internazionali, in particolare a quelli che studiano la regressione della placca aterosclerotica con vari farmaci (statine, calcioantagonisti, anticorpi monoclonali), misurando la placca aterosclerotica all'interno delle coronarie con ecografia intravascolare e OCT prima e dopo il trattamento (vedi studi clinici allegati).

Specializzazione

Malattie Dell'Apparato Cardiovascolare

Ulteriori informazioni di interesse

Per il trattamento dell'infarto miocardico acuto, si è sviluppato un sistema all'interno dell'Ospedale che prevede l'immediato transito del paziente infartuato dal pronto soccorso alle sale di emodinamica, minimizzando il tempo dall'inizio dei sintomi a quando l'arteria coronarica viene disostruita. Per la valutazione dei pazienti con disturbi valvolari e coronarici complessi, è in funzione un cardio-team che comprende cardiologi interventisti, cardiochirurghi, geriatri, nefrologi, neurologi per decidere se e di quale intervento migliore potrà beneficiare il paziente anziano e complesso. Per la valutazione dei pazienti che hanno avuto un ictus di natura non chiara è attivo un ambulatorio con cardiologi interventisti e neurologi, soprattutto per l'eventuale decisione di chiusura del forame ovale pervio, sede di possibile formazione di trombi.

Ruolo accademico


Ruolo precedente

Professore a contratto

Ruolo

Professore a contratto

Nome Università / Ente

Humanitas University

Descrizione attività

Insegnamento delle Cardiopatie congenite dell'adulto e dell'Interventistica cardiologica
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