COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
0282246280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Jet lag: le cause e i rimedi

Il jet lag è una discronia del ritmo sonno-veglia ed è un disturbo del sonno temporaneo, tipico di chi compie lunghi viaggi in aereo. Il disturbo, infatti, si verifica quando si percorrono grandi distanze in poco tempo e così si cambia repentinamente fuso orario. In questo modo l’orologio interno che scandisce le nostre funzioni biologiche, tra cui il sonno e la veglia, si altera. In genere occorrono alcuni giorni affinché ritrovi spontaneamente il giusto ritmo, ma esistono alcuni utili rimedi e accorgimenti che aiutano ad affrontare il jet lag minimizzandone gli effetti negativi. Ne parliamo con la dottoressa Lara Fratticci, specialista in Neurologia in Humanitas.

insonnia

Da cosa è causato il jet lag?

“Il jet lag è dovuto all’alterazione dei ritmi circadiani e allo sfasamento del nostro orologio interno. Dal punto di vista neurologico è coinvolta la formazione reticolare ascendente del sistema nervoso centrale, che controlla lo stato di veglia, del ritmo circadiano e la produzione di ormoni e neuromediatori che regolano il ritmo sonno-veglia – spiega la dott.ssa Fratticci – Di norma il ritmo circadiano di propensione al sonno si armonizza in due processi: il primo (processo C), con crescita continua dalle ore 22 alle 3 circa, porta gradualmente alla veglia attiva, il cui picco è durante la mattina; il secondo (processo S) invece, durante il giorno, induce un bisogno di sonno crescente. Quando si attraversano più fusi orari, l’orologio interno che scandisce e armonizza questi processi si desincronizza”.

 

Quali sono gli effetti?

“Soprattutto eccessiva sonnolenza durante il giorno, difficoltà ad addormentarsi e riposare di notte, inoltre, una sensazione di lieve malessere generale. Le conseguenze possono essere anche cefalea, difficoltà a concentrarsi, costipazione e dispepsia, perché anche l’orario dei pasti risulta modificato. Gli effetti comunque sono soggettivi: molto dipende dalla personale capacità di adattamento, dal Paese in cui ci si trova e da fattori ambientali, dietetici e comportamentali. Anche il numero di viaggi compiuti in passato conta: col tempo il cervello impara a reagire meglio, ma c’è anche la possibilità che il jet lag diventi un problema cronico”.

 

Come affrontare il jet lag?

“Bisogna adattarsi agli orari del nuovo Paese, evitando i sonnellini diurni e cercando invece di regolarizzare l’orario in cui ci si corica la sera. È importante garantire una corretta igiene del sonno: la stanza in cui si dorme deve essere buia e silenziosa, ad esempio senza tv accesa. La luce infatti, attraverso la retina, invia impulsi al diencefalo interferendo con la secrezione della melatonina, ormone fondamentale per la regolazione del sonno. È bene inoltre evitare sigarette, caffè, sostanze eccitanti e pasti pesanti e ipercalorici nelle ore serali. Meglio invece inserire nella dieta riso, pasta e alimenti che contengono fruttosio e saccarosio: favoriscono l’assorbimento del triptofano, amminoacido coinvolto nella sintesi della serotonina, un altro ormone che ha un ruolo importante nella regolazione del sonno. Il consiglio è quello di cercare di abituarsi naturalmente e spontaneamente al nuovo fuso orario e, se l’adattamento dovesse risultare difficoltoso o troppo lungo, ricorrere eventualmente ai rimedi che eliminano o attenuano gli effetti del jet lag”.

 

La melatonina funziona? Quali sono gli altri rimedi?

“La melatonina è d’aiuto – prosegue la dott.ssa Fratticci – Si tratta di un ormone prodotto dalla ghiandola pineale che regola il ritmo circadiano dell’organismo. Il suo rilascio naturale è stimolato dal buio, per questo ne abbiamo un picco nelle ore notturne e livelli bassi di giorno. Assumerla aiuta quindi a sincronizzare di nuovo il ciclo sonno-veglia in modo naturale: si può prendere ogni giorno, 30 minuti prima di andare a dormire, durante la permanenza nel nuovo Paese. Si può proseguire allo stesso modo anche al rientro, per una settimana. Se il jet lag causa anche cefalee ricorrenti, al mattino è possibile assumere del magnesio in maniera continuativa e ricorrere ad analgesici evitandone l’abuso. Nel caso la melatonina non fosse sufficiente, si possono utilizzare in alternativa o in associazione degli ipnoiducenti, da assumere mezz’ora prima di coricarsi alla sera”.

 

Esiste un modo per prevenire il jet lag?

“Nei limiti del possibile – conclude la dott.ssa Fratticci – si possono prevenire gli effetti del jet lag adattandosi progressivamente al fuso orario del Paese di destinazione già prima della partenza, quindi posticipando (se si va ad ovest) o anticipando (se si va ad est) di mezz’ora al giorno l’orario in cui ci si corica e l’orario della sveglia. Anche l’ora dei pasti, di conseguenza, viene gradualmente adattata a quella del Paese di destinazione. Altri accorgimenti utili da mettere in atto prima della partenza sono seguire una corretta alimentazione (prediligendo carboidrati e zuccheri), idratarsi in modo adeguato, ridurre i caffè ed evitare gli alcolici. È d’aiuto, infine, trascorrere il viaggio rilassandosi e riposandosi il più possibile”.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
Torna su