Durante un viaggio lungo, che attraversa anche tre, o quattro fusi orari, è estremamente probabile che il viaggiatore possa incappare nelle conseguenze del jet lag. Il jet lag dà dei veri e propri sintomi, che possono disturbare chi ne soffre su più livelli.
Che cos’è il jet lag e quali sono gli effetti del jet lag sul sonno?
Approfondiamo l’argomento con il dottor Vincenzo Tullo, neurologo e Responsabile dell’Ambulatorio sulle Cefalee di Humanitas.
Che cos’è il jet lag?
Il jet lag è una discronia del ritmo sonno-veglia che causa un disturbo del sonno temporaneo. Il jet lag è tipico dei lunghi viaggi in aereo, quando chi viaggia attraversa molti fusi orari.
Il jet lag può provocare disturbi sia nei primi giorni di vacanza, sia nei giorni successivi al viaggio di ritorno: tra i suoi principali effetti negativi, oltre al sonno disturbato, indichiamo una eccessiva sonnolenza durante il giorno, difficoltà ad addormentarsi e riposare di notte e una sensazione di malessere generale, seppur lieve.
Quali sono le conseguenze del jet lag?
Le conseguenze del jet lag sono estremamente personali e soggettive: è però comune che, dopo il jet lag, chi ha viaggiato possa avere inappetenza, costipazione e dispepsia, a causa del fatto che l’orario dei pasti risulta modificato, ma anche cefalea e difficoltà di concentrazione.
Il numero di viaggi, specie in breve tempo, ha un suo peso nelle conseguenze del jet lag: col tempo, infatti, il cervello può imparare a reagire meglio, ma c’è anche la possibilità che lo scombussolamento post jet lag diventi un problema cronico.
Come evitare il jet lag?
Per evitare il jet lag, è importante adattarsi agli orari del nuovo Paese, cercando di evitare i sonnellini diurni, e cercando di regolarizzare l’orario in cui si va a letto la sera.
Prima di dormire, bisogna poi fare in modo che si crei la situazione ideale. La stanza deve essere buia e silenziosa, senza che ci siano tv accese o smartphone. La luce, infatti, interferisce con la secrezione della melatonina, fondamentale nella regolazione del sonno.
Importante è evitare le sigarette e i cibi ipercalorici nelle ore serali.
Se l’adattamento al nuovo fuso orario dovesse risultare troppo lungo, si può ricorrere a eventuali rimedi in grado di attenuare gli effetti del jet lag.
La melatonina aiuta a ridurre il jet lag?
In farmacia si possono acquistare prodotti (sciroppi, pastiglie, gocce, eccetera) che contengono melatonina.
La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale che regola il ritmo circadiano dell’organismo, il cui rilascio naturale è stimolato dal buio.
Assumerla aiuta a sincronizzare in modo naturale il ciclo sonno veglia con i nuovi orari, così da ridurre il jet lag: è sufficiente prenderla ogni giorno, 30 minuti prima di andare a dormire, durante la permanenza nel nuovo Paese.
La melatonina dopo un lungo viaggio in aereo
Quando si rientra da un lungo viaggio, il jet lag può farsi sentire ugualmente: per contrastarlo, si può utilizzare la melatonina allo stesso modo, per circa una settimana.
Quando il jet lag è connesso a cefalee ricorrenti – se determinato in sede di visita neurologica – è possibile assumere del magnesio in maniera continuativa e ricorrere ad analgesici evitandone l’abuso.
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