La seconda Humanitas Lecture del 2008 è affidata ad uno scienziato che ha fatto fare un vero e proprio salto di qualità allo sfruttamento delle conoscenze dell’immunologia in clinica: il professor Malcom K. Brenner, direttore del Center for Cell and Gene Therapy presso il Baylor College of Medicine di Huoston (Texas, USA).
In questo secolo è stato fondamentale il contributo portato alla salute dagli studi nel settore immunologico: i vaccini, l’utilizzo degli anticorpi nella diagnostica e nella clinica, le strategie per bloccare le parole dell’immunità (citochine e molecole adesive) che innescano la risposta infiammatoria, la conoscenza sempre più approfondita delle cellule del sistema immunitario. Il grande merito di Brenner è aver trasformato le conoscenze teoriche e tecnologiche sul funzionamento delle cellule dell’immunità in terapie cellulari per i pazienti.
“Grazie ai suoi studi – spiega il prof. Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas – oggi non solo siamo capaci di prelevare le cellule del sistema immunitario, manipolarle, farle crescere, ma anche di ‘educarle’ e poi reinfonderle nei pazienti con un fine ben preciso. Ad esempio colpire cellule infettate da un virus che causa cancro: in questo caso è come se trasferissimo nei pazienti una vera e propria pattuglia con attività antitumorale. O ancora, possiamo educarle a uccidere le cellule infettate da citomegalovirus, che nei pazienti oncologici causano infezioni che si associano alla depressione delle risposte immunitario. Attualmente stiamo vivendo un’importante fase di passaggio: queste tecnologie stanno passando dalla ricerca alla clinica. Le assicurazioni americane, ad esempio, incominciano a rimborsare questo tipo di terapie per alcuni linfomi: è il segno che non sono più considerate sperimentali ma vengono riconosciute come terapia di seconda linea”.
L’incontro con il professor Brenner si inserisce nell’ambito delle Humanitas Lectures promosse dalla Direzione Scientifica di Humanitas, guidata dal professor Alberto Mantovani. Avvalendosi del contributo di medici e ricercatori che hanno avuto un ruolo fondamentale nei rispettivi settori di competenza – come il premio Nobel Rolf Zinkernagel, Charles Dinarello, Thomas R. Scalea, Silvio Garattini, Marc Feldmann, Fabio Cominelli, Lodovico Balducci, Fran Balkwill, Napoleone Ferrara – le Humanitas Lectures rappresentano un momento di messa a punto e di riflessione sullo sviluppo e l’evoluzione della medicina e della ricerca biomedica al servizio della salute dell’uomo.
Le Humanitas Lectures sono organizzate da Istituto Clinico Humanitas – IRCCS, Università degli Studi di Milano e Fondazione Humanitas per la Ricerca. Quest’ultima sostiene la ricerca clinica e di base in ambito immunologico e le sue possibili applicazioni cliniche per la cura delle malattie infiammatorie croniche e autoimmuni, oncologiche, cardiovascolari e neurologiche. Gli studi della Fondazione, realizzati in stretta collaborazione con l’ospedale policlinico Humanitas di Milano, sono finalizzati a trasferire in tempi brevi al letto del paziente i risultati della ricerca stessa grazie allo scambio continuo di informazioni fra laboratorio ed attività clinica.
A cura della Redazione
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