L’ictus è un disturbo della circolazione del sangue nel cervello: quando si verifica un’area del cerebrale non viene irrorata e di conseguenza subisce danni. È causato dall‘improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale e dal conseguente danno alle cellule cerebrali dovuto alla mancanza dell’ossigeno e dei nutrimenti portati dal sangue (ischemia) o alla compressione dovuta al sangue uscito dal vaso (emorragia cerebrale).
In Italia è la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, ma la prima causa assoluta di disabilità: sono circa 185.000 le persone colpite da ictus ogni anno; di queste 150.000 sono i nuovi casi, mentre 35.000 sono casi che si ripetono dopo il primo episodio.
Il 75% dei casi di ictus colpisce persone con più di 65 anni, ma è una patologia che colpisce anche la popolazione più giovane. Ne ha parlato in una intervista la professoressa Simona Marcheselli, responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia d’urgenza e Stroke Unit di Humanitas.
Ictus ischemico o emorragico: le differenze
Ischemia o ictus emorragico rappresentano le due tipologie di ictus, ha spiegato la dott.ssa Marcheselli: “si parla di ictus ischemico quando un trombo – ovvero un coagulo di sangue – occlude un’arteria del cervello impedendo il regolare flusso circolatorio; l’ictus emorragico, invece, è causato dalla rottura di un’arteria cerebrale. In questo caso, il sangue fuoriesce e causando un ematoma, danneggia o uccide i neuroni circostanti”.
Perché gli ictus colpiscono anche i giovani
La pressione alta arteriosa – una delle cause di emorragia cerebrale – può riguardare anche i giovani e non solo gli over 65. L’ictus ischemico, invece colpisce come già detto maggiormente persone più anziane, e dipende da disturbi del ritmo cardiaco, come ad esempio la fibrillazione atriale, o da arteriosclerosi.
Quali sono i sintomi
“Il primo sintomo percepito è la fatica nel movimento degli arti”; spesso chi ha un ictus in corso lamenta difficoltà alla vista perché “scompare una parte del campo visivo”: “non si ricordano le parole e si fatica a parlare”. Nel caso di emorragia cerebrale c’è spesso mal di testa, ma anche mancanza di forza, formicolio e mancanza di sensibilità a braccia e gambe. Quando si presentano questi sintomi è fondamentale rivolgersi subito al medico: “L’ictus ischemico – ha detto la professoressa – deve essere trattato entro 4 – 5 ore, altrimenti i farmaci utilizzati per riaprire i vasi occlusi rischiano di essere non solo inutili ma dannosi”.
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