Lo sviluppo dei bambini, oggi, si manifesta con più anticipo rispetto agli anni passati, e certamente i genitori se ne sono resi conto. I figli tendono a diventare grandi troppo presto, al punto che in certi casi si può parlare, a ragione, di pubertà precoce.
In cosa consiste e come comportarsi?
Approfondiamo l’argomento con i professionisti di Humanitas.
Pubertà precoce: di che si tratta?
La pubertà è il processo di maturazione che si verifica durante l’adolescenza e permette l’acquisizione dei caratteri sessuali “secondari”, come la maturazione ossea e l’accelerazione della crescita.
A livello fisiologico, questo processo è innescato dalla riattivazione del funzionamento delle ghiandole endocrine che si occupano della produzione di ormoni sessuali, o gonadi, sotto il controllo centrale da parte di ipotalamo e ipofisi.
Si parla di pubertà precoce quando questo processo si verifica prima del tempo, e cambia a seconda del sesso del ragazzo o della ragazza: nei maschi, la pubertà precoce arriva prima dei 9 anni d’età, mentre nelle femmine prima degli 8 anni.
Pubertà precoce in Europa
In Europa la pubertà precoce riguarda circa il 5% delle ragazze, che vedono spesso uno sviluppo della ghiandola mammaria, e appena l’1% dei ragazzi.
Riconoscere per tempo i pazienti affetti da pubertà precoce è importante non solo al fine di escludere le cause severe che possono determinarla, ma anche per intervenire con un trattamento tempestivo, quando necessario, per limitarne i possibili effetti sulla salute fisica e psicologica, sia dei figli, sia dei genitori.
Pubertà precoce: perché accade?
Sulla pubertà precoce sono molti gli studi tuttora in corso. Non è ancora chiaro quale sia il meccanismo che inneschi la riattivazione del complesso ormonale che regola l’avvio della pubertà.
Si possono distinguere due forme di pubertà precoce, che dipendono dall’origine dello squilibrio ormonale, a seconda dell’attivazione delle strutture regolatorie centrali – ovvero ipotalamo e ipofisi -, in grado di stimolare la produzione ormonale da parte delle ghiandole periferiche – ovvero ovaie e testicoli.
Queste forme vengono definite “centrali” e si contraddistinguono rispetto alle forme “periferiche”, dove l’aumento degli steroidi sessuali è indipendente dal controllo dell’ipotalamo e dell’ipofisi. Esistono inoltre delle forme definite “idiopatiche”, più frequenti nelle ragazze, dove però non è possibile identificare una causa precisa in grado di giustificare la comparsa di segni dell’avvio dello sviluppo.
L’inquadramento di queste forme è importantissimo, e richiede un’attenta raccolta di dati anamnestici e clinici, tra cui informazioni sullo sviluppo puberale dei genitori, ma anche la determinazione dei livelli ormonali e della velocità di crescita.
Pubertà precoce nelle femmine
Le ragazze sono colpite molto più frequentemente rispetto ai ragazzi. La pubertà precoce parte, spesso, da un primo fenomeno fisico, ovvero il telarca – la crescita e lo sviluppo mammario. Oltre a ciò, anche il pubarca – ovvero la comparsa di peluria a livello pubico – è un indicatore abbastanza importante.
La distinzione tra lo sviluppo della ghiandola mammaria e la presenza di tessuto adiposo (lipomastia) può essere difficile, specialmente nelle giovani ragazze in sovrappeso, perciò è sempre consigliabile affidarsi a medici specialisti del settore.
Pubertà precoce nei maschi
Spesso nei maschi la pubertà precoce indica una patologia organica, come la presenza di masse a livello ipofisario-ipotalamico o l’effetto di un danno, o di un processo infettivo al sistema nervoso centrale. I primi segni dello sviluppo puberale maschile sono da ricercare nella precoce crescita a livello dei testicoli, specie se colpisce un solo lato. L’incremento degli androgeni nel sangue può causare anche comparsa di peluria a livello pubico e crescita del pene.
Con sospetta pubertà precoce è importante eseguire le giuste indagini di laboratorio (dosaggio degli ormoni di origine gonadica, di origine surrenalica e studio della funzione tiroidea) e radiologiche (valutazione dell’età ossea, risonanza magnetica encefalica). Saper individuare e interpretare con attenzione tutti i segnali che permettono di effettuare diagnosi corrette e garantiscono adeguato trattamento ogni qualvolta si renda necessario, è pertanto fondamentale, motivo per cui è sempre suggerito di rivolgersi a un centro specializzato e a uno specialista che tratti regolarmente questo tipo di disturbi.
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