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I consigli per ridurre il consumo di sale

Dal 14 al 20 marzo torna la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale. L’iniziativa, che per il 2022 ha come tema portante Shake the Habit!, ossia “Cambia abitudini!”, è promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH) e ha l’obiettivo di informare i cittadini sui pericoli per salute che un abuso di sale può comportare. L’obiettivo? Una graduale riduzione nell’utilizzo di sale quotidiano per arrivare a meno di 5 grammi al giorno a persona.

Perché limitare il consumo di sale e come farlo? Ne parliamo con la dottoressa Martina Gozza, dietista di Humanitas.

Sale: perché ridurne l’utilizzo?

Siamo abituati a utilizzare il sale per insaporire i nostri piatti, ma un abuso di questo alimento comporta una serie di rischi per la salute del nostro organismo che non dobbiamo sottovalutare. Il sale, infatti, figura tra i fattori di rischio delle patologie cardiovascolari e cerebrovascolari, dei tumori, dell’osteoporosi e delle malattie dei reni.

Nonostante questo, dai dati OMS risulta un consumo giornaliero di sale superiore ai valori raccomandati. Dovremmo infatti consumarne meno di 5 grammi al giorno, ma attualmente la maggior parte della popolazione ne consuma tra i 10 e gli 8 grammi giornalieri.

Per questo motivo è importante informare i cittadini sui pericoli che l’assunzione di una quantità eccessiva di sale giornaliera comporta e sulle abitudini che possono aiutare a ridurre la sua presenza nelle nostre ricette. L’obiettivo della campagna, dunque, è sensibilizzare la popolazione ma anche le aziende alimentari, affinché venga diminuita la quantità di sale in eccesso presente nei prodotti preconfezionati che troviamo nei supermercati e nelle rivendite alimentari e da cui proviene bel il 64% del sale che assumiamo.

Come ridurre il sale in cucina

Come fare, allora, per diminuire la quantità di sale che consumiamo ogni giorno? Per prima cosa bisogna partire dalla spesa e modificare le abitudini di acquisto. Quando possibile, infatti, bisogna dare la precedenza ai prodotti freschi e non confezionati. Se, invece, abbiamo necessità di comprare prodotti in scatola, è bene ricordarsi di leggere l’etichetta nutrizionale: tra due marche, così, ci abitueremo a scegliere quella nei cui prodotti è presente il minor contenuto di sale.

E una volta arrivati in cucina? Per quanto riguarda verdure e legumi in scatola, un’accortezza, facile e veloce, è quella di scolarli e risciacquarli prima dell’utilizzo. Quando, invece, ci troviamo davanti a verdura e frutta fresca dovremmo cercare per quanto possibile di consumarle a crudo o, se le cuociamo o inseriamo in altre preparazioni, cominciare a diminuire gradualmente la quantità di sale con cui condiamo i nostri piatti, in modo da abituare le nostre papille gustative a una ridotta sapidità. Un consiglio che vale per tutti gli alimenti che utilizziamo in cucina, non soltanto per la frutta e la verdura.

E se ci sembra che, senza sale, i nostri piatti manchino di sapore? Largo alle spezie, alle erbe aromatiche, ad aglio, pepe e peperoncino, ma anche al succo degli agrumi, che contribuiranno a rendere saporite le nostre ricette.

Anche piccoli gesti, come non portare in tavola sale o salse confezionate da aggiungere alle preparazioni al bisogno, può aiutare a cambiare abitudini e ridurre la quantità di sale; così come abituarsi a non mangiare snack salati confezionati come spuntino. Quando si sente il bisogno di fermarsi per una piccola merenda si può optare per un frutto o uno yogurt.

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