L’herpes genitale è una malattia a trasmissione sessuale causata dal virus herpes simplex (HSV). Sebbene non esista una cura definitiva per questa infezione virale, esistono opzioni di trattamento che possono aiutare a ridurre i sintomi e prevenire la diffusione del virus ad altre persone.
Quali sono i sintomi dell’infezione e come si cura? Ne parliamo con la dottoressa Valentina Immediata, ginecologa dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano.
Herpes genitale: quali sono i sintomi?
Nell’80% dei casi l’Herpes genitale decorre asintomatico. Quando sintomatico, dopo un periodo di incubazione di circa 4-7 giorni, si presenta principalmente con dolore e prurito nell’area genitale.
Macroscopicamente l’infezione si presenta con la comparsa di una o più vescicole sui genitali esterni (pene e scroto nel maschio, vulva e vagina nella femmina) che possono coinvolgere anche l’area perianale, accompagnate da:
- infiammazione sottostante
- dolore
- prurito
- formazione di ulcere
Più raramente può essere accompagnata da
- febbre
- malessere generale
- dolori muscolari
- ingrossamento dei linfonodi inguinali
- formicolio della zona
Queste vescicole possono scomparire e ricomparire dopo ore o giorni e, se non trattate, possono persistere per tre o quattro settimane.
Quando si risolvono, il virus non viene eliminato ma rimane all’interno dei gangli nervosi corrispondenti alle zone colpite, in una fase latente, senza causare sintomi o lesioni ma replicandosi in modo impercettibile.
La riattivazione del virus, spesso causata da un sistema immunitario indebolito dovuto a stress fisico o psicologico o malattie croniche, può portare alla ripresentazione delle lesioni nella stessa zona dove è avvenuta l’infezione primaria o in altre zone dei genitali esterni, nella regione perianale e sulla pelle circostante. In questi casi, una terapia tempestiva può ridurre l’estensione e la durata delle lesioni.
Quali sono le cause dell’herpes genitale?
L’Herpes genitale viene trasmesso principalmente durante i rapporti sessuali di tutti i tipi (vaginali, orali e anali) non protetti da preservativo, attraverso i fluidi corporei o il contatto diretto delle vescicole con i genitali.
Il virus è altamente contagioso durante la fase attiva dell’infezione, quando sono presenti le vescicole, ma può essere trasmesso anche durante la fase latente, sebbene con probabilità più basse. La diffusione può avvenire attraverso il contatto diretto tra genitali o pelle o, meno comunemente, attraverso il contatto indiretto con le mani.
Durante la gravidanza, poi, il virus può essere trasmesso dalla madre al feto durante il parto, con il rischio di causare gravi complicazioni agli occhi, alle mucose (orale e nasale), al viso e compromettere il sistema nervoso centrale e la vista.
Diagnosi di herpes genitale, quali esami fare?
La diagnosi dell’herpes genitale si basa principalmente sull’osservazione delle vescicole tipiche presenti sulla pelle circostante o sulle mucose genitali.
Per confermare l’infezione, è possibile cercare gli anticorpi anti HSV-1 e 2 nel sangue. La presenza di immunoglobuline M (IgM) indica un’infezione attiva contratta per la prima volta, mentre la presenza delle sole immunoglobuline G (IgG) indica un’infezione passata.
Inoltre, è possibile utilizzare la tecnica PCR per cercare il DNA virale nel materiale prelevato dalle lesioni mediante un tampone, che rappresenta il gold standard per la certezza diagnostica.
Come si cura l’herpes genitale?
L’herpes genitale può rimanere in forma latente nelle cellule nervose per molti anni, il che rende estremamente difficile eliminare completamente il virus dal corpo.
Durante la fase attiva dell’infezione, farmaci antivirali (aciclovir, valaciclovir o famciclovir) possono essere utilizzati per trattare efficacemente l’infezione, causando la scomparsa dei sintomi e delle lesioni e interferendo con la replicazione del virus.
Una cura adeguata dell’infezione primaria è importante per evitare la diffusione del virus nel tessuto nervoso e per ridurre il rischio di recidive associate alla presenza del virus in forma latente.
In caso di immunodeficienza causata da malattie virali come l’AIDS o altre patologie gravi e persistenti, la cura di queste condizioni è essenziale per limitare il rischio di riattivazione dell’herpes genitale.
Herpes genitale: come prevenire l’infezione
La prevenzione efficace dell’herpes genitale durante i rapporti sessuali è possibile utilizzando il preservativo, anche se in alcune situazioni le lesioni possono trovarsi in zone non coperte dal preservativo, come lo scroto o la cute perianale.
È importante riconoscere tempestivamente eventuali lesioni sui genitali per identificarne la natura, avviare un trattamento adeguato e prevenire la trasmissione dell’infezione ad altre persone. Quando si è colpiti da herpes genitale, è importante poi astenersi dall’avere rapporti finché le lesioni non sono guarite.
Nel caso in cui l’infezione si presentasse in gravidanza è possibile fare la terapia con l’Aciclovir. Se si presenta per la prima volta nel terzo trimestre è consigliato l’espletamento del parto tramite taglio cesareo per evitare la trasmissione verticale al neonato.
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