Il 29 ottobre in occasione della Giornata Mondiale contro l’ictus, in Humanitas l’Unità Operativa di Neurologia d’Urgenza e Stroke Unit, diretta dalla dott.ssa Simona Marcheselli, sarà presente con una postazione informativa all’ingresso dell’ospedale.
L’ictus è la seconda causa di morte a livello mondiale, con un’incidenza di 6,2 milioni di casi.
La fibrillazione atriale è una delle principali complicazioni che ricadono sulla mortalità causata dall’ictus con un aumento del 50% della fatalità. Un’indagine internazionale iniziata nel luglio di quest’anno ha dimostrato come il problema è dato fondamentalmente dalla cura e gestione dei pazienti.
Quali fattori incidono sullo sviluppo di un ictus?
Uno dei motivi principali per cui la fibrillazione arteriale incide notevolmente sullo sviluppo di un ictus è la sua diagnosi tardiva, resa difficile dall’assenza di sintomi, ma aggravata anche da una scarsa consapevolezza dei medici generali e dell’opinione pubblica.
Come prevenire la formazione di un ictus?
L’utilizzo di farmaci anticoagulanti potrebbe sicuramente aiutare nella gestione della malattia, ma le controindicazioni, il rischio di sanguinamento e il rifiuto dei pazienti di assumere i farmaci (motivo dominante per cui non vengono impiegati nella prevenzione contro l’ictus) frenano le possibilità di imporre una svolta nel trattamento delle complicazioni.
È dunque importante informarsi e conoscere quali sono le cause che possono far sviluppare un ictus, ma soprattutto è necessario personalizzare le cure e le attenzioni per i pazienti che possono presentare, a causa dell’anamnesi o per semplice incidenza di fattori, una predisposizione alla patologia.
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici