Per il sesto anno Gerry Scotti sostiene i progetti di ricerca di quattro scienziati di talento raggiungendo quota 24 ricercatori adottati. Il 21 giugno presso il Centro di Ricerca di Humanitas la consegna degli assegni di ricerca. Sulla bacheca #ScelgoHumanitas centinaia di messaggi di pazienti e famigliari che raccontano il loro legame con l’ospedale e la ricerca.
Nella foto, Gerry Scotti e il prof. Mantovani con i ricercatori dell’edizione 2016
Gerry in Humanitas, 24 ricercatori adottati in 6 anni
Germania, Olanda e Italia. Sono nati qui i 4 ricercatori che entrano a far parte della squadra di giovani talenti adottati da Gerry Scotti, testimonial della campagna 5×1000 di Humanitas, che raggiunge quota 24. Marina Baretti, Jolanda Brummelman, Kapka Miteva e Ciro Menale riceveranno l’assegno di ricerca domani 21 giugno presso il Centro di Ricerca di Humanitas. Premiati i loro progetti di ricerca.
La 29enne Marina Baretti, specializzanda in Oncologia, studia il tumore del pancreas presso il Cancer Center di Humanitas diretto dal prof. Armando Santoro. L’olandese Jolanda Brummelman, nel Laboratorio di Immunologia Traslazionale diretto dal dott. Enrico Lugli, analizza le cellule del sistema immunitario presenti nel tumore al polmone per identificare nuovi target di immunoterapia. Ciro Menale, che lavora presso il Laboratorio Genoma Umano del CNR diretto dalla dott.ssa Anna Villa, sta approfondendo gli studi sulle malattie del metabolismo osseo e, in particolare, sta indagando il ruolo dell’enzima DPP3 nell’osteoporosi. Di nuove immunoterapie per lo scompenso cardiaco si occupa invece Kapka Miteva, di origine bulgara che lavora presso il Laboratorio di Immunità Adattativa diretto da Marinos Kallikourdis.
“La generosità di Gerry Scotti – spiega il prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico Humanitas e docente di Humanitas University – contribuisce a far entrare e trattenere nel nostro Paese quattro giovani di talento che hanno effettuato importanti esperienze all’estero. I loro progetti di ricerca affrontano sfide fondamentali per la Medicina. Migliorare la comprensione dei meccanismi del sistema immunitario può infatti portare allo sviluppo di nuove cure e di approcci di immunoterapia per malattie fra loro molto diverse, ma che hanno in comune una componente infiammatoria: tumori, malattie del metabolismo osseo, scompenso cardiaco“.
La campagna 5×1000: così i nostri pazienti scelgono quali progetti sostenere
Oltre ad adottare i giovani scienziati di talento, Gerry Scotti sostiene la Ricerca di Humanitas prestando volto e voce alla campagna 5×1000 dell’ospedale. “C’è ricerca, c’è cura, c’è Humanitas” è il messaggio che trasmette l’essenza di Humanitas, dove cura e ricerca sono indissolubilmente legate. Sono gli stessi pazienti a scegliere quali aree della ricerca di Humanitas sostenere con i fondi del 5×1000: l’ospedale infatti dà loro la possibilità di esprimere la propria preferenza compilando l’apposita cartolina disponibile in ospedale oppure on-line sul sito www.humanitas.it/5×1000. 5 le aree fra cui scegliere: tumori, malattie autoimmuni e degenerative, malattie cardio-polmonari, malattie neuromotorie, malattie dell’apparato digerente. Sul sito www.humanitas.it/5×1000 l’elenco dei progetti che fanno parte di ciascuna area ed i relativi obiettivi e dettagli.
Da quest’anno spazio anche all’iniziativa #ScelgoHumanitas. All’interno di una grande bacheca presente al primo piano, nel corridoio principale, pazienti e famigliari raccontano perché scegliere Humanitas per il 5×1000, scrivendolo su una cartolina dopo l’hashtag della campagna #ScelgoHumanitas. Sono bastati pochi giorni ed è subito stato boom di messaggi, disponibili anche all’interno di una photogallery consultabile sui canali social di Humanitas.
Scopri i progetti di ricerca premiati nella precedente edizione
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