Per il terzo anno consecutivo, l’8 novembre è un giorno particolare per la comunità scientifica radiologica mondiale.
Dal 2012 le maggiori società radiologiche ricordano il giorno in cui un fisico, Wilhelm Conrad Roentgen, lavorando con un tubo catodico, scoprì, quasi per caso, l’esistenza di un nuovo tipo di radiazione (sconosciuta fino al quel momento, da cui il nome “radiazione X”) che era capace di “attraversare i corpi” e impressionare una pellicola speciale.
Il primo European Day of Radiology, organizzato dall’European Society of Radiology (ESR) il 10 Febbraio 2011, ha posto le basi per un accordo con altre due maggiori società internazionali, la Radiological Society of North America (RSNA) e l’American College of Radiology (ACR) per l’organizzazione della prima giornata mondiale l’8 Novembre 2012.
Ogni anno viene scelto un tema che le singole società nazionali aderenti tratteranno in vari modi. Il primo anno, oltre a ricordare i passi enormi effettuati dalla radiologia dalla fine dell’ottocento ad oggi, ci si è focalizzati sull’imaging oncologico, cardine di tutta la diagnostica, e di come la Radiologia sia momento fondamentale nella diagnosi, nello staging e nel follow-up dei tumori.
Per il secondo anno, l’attenzione si è spostata sull’imaging polmonare, non solo neoplastico, ma anche infiammatorio ed interstiziale.
Quest’anno il tema portante è l’imaging cerebrale, momento chiave nella diagnosi e nel trattamento delle patologie encefaliche. In tutto il mondo è ormai diffuso l’uso di metodiche di neuroradiologia quali TC, Risonanza magnetica ed anche PET per fare diagnosi e poter quindi curare patologie neurologiche, dai tumori agli accidenti cerebrovascolari, dai traumi alle patologie degenerative.
Nella nota stampa diffusa dall’ACR, si legge che negli Stati Uniti da 1,6 a 3,8 milioni di contusioni cerebrali diagnosticate dai neuroradiologi permettono di risolvere la complessità del danno cerebrale traumatico (TBI). Nel 2010, circa 2,5 milioni di accessi al pronto soccorso, ospedalizzazioni o decessi sono stati associati al TBI.
Ormai è incalcolabile il numero di esami neuroradiologici quotidiani effettuati nel mondo, che permettono inquadramenti sempre più efficaci di svariate patologie. Inoltre, il continuo miglioramento dell’imaging diagnostico neuroradiologico permette un miglior planning radioterapico, visto che la definizione del target ormai non può più prescindere dall’uso combinato di tecniche di TC e Risonanza Magnetica.
Nel booklet pubblicato in questi giorni dall’ESR (European Day of Radiology) per l’IDoR (International Day of Radiology), senza mezzi termini si sottolinea il ruolo centrale del neuroradiologo nella gestione delle patologia oncologica, ruolo determinante nella valutazione diagnostica e prognostica. Con l’avvento delle metodiche avanzate, è possibile andare oltre la diagnosi di neoplasia intracerebrale o extracerebrale, proponendo una possibile diagnosi di natura ed esplorare il comportamento della lesione nei confronti dei fasci di fibre circostanti con la trattografia e valutare se aree deputate a determinati compiti (es. formulazione di verbi o parole) siano interessate o meno dalla lesione con metodiche di Risonanza magnetica funzionale (fMRI).
Non c’è solo patologia neoplastica: oggi anche le patologie degenerative ed infiammatorie del sistema nervoso centrale possono essere diagnosticate in fase precoce con le metodiche di neuroimaging: uno degli esempi più eclatanti è la Sclerosi Multipla, la cui diagnosi e follow-up non può più prescindere da un esame di Risonanza Magnetica (RM).
Scopo di questa giornata è rendere sempre più visibile la figura del radiologo, il cui ruolo clinico è talora poco noto e mal compreso. Il radiologo è un medico specialista a tutti gli effetti e può essere consultato sia prima che dopo un esame, sia per valutare l’appropriatezza diagnostica di un determinato esame che per richiedere chiarimenti e consigli.
L’8 Novembre è l’International Day of Radiology, ma ogni giorno il radiologo e il neuroradiologo fanno la differenza.
Per maggiori informazioni: www.internationaldayofradiology.com
A cura del dott. Gennaro D’Anna, Radiologo di Humanitas Mater Domini (Castellanza-Varese)
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