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EuroPCR 2016, il Cardio Center di Humanitas protagonista del Congresso di Parigi

Si è recentemente concluso a Parigi l’EuroPCR 2016, il Congresso ufficiale della European Association of Percutaneous Cardiovascular Interventions. All’appuntamento hanno preso parte il dottor Bernhard Reimers, Responsabile della Cardiologia Clinica e Interventistica di Humanitas, e alcuni specialisti del suo team: il dottor Giulio Stefanini, il dottor Giuseppe Ferrante, il dottor Paolo Pagnotta, il dottor Marco Mennuni (specialista di Humanitas, attualmente a Parigi per una fellowship), la dottoressa Cristina Panico e il dott. Elton Pllaha.

Trattamento endovascolare dell’ictus cerebrale e della valvola mitralica

A Parigi il dott. Reimers ha presentato i dati di una meta-analisi, sviluppata insieme al dott. Ferrante, sul trattamento endovascolare dell’ictus cerebrale, di prossima pubblicazione, per la quale è stata fondamentale la collaborazione con la neurologia e la neurochirurgia di Humanitas.

La procedura endovascolare consente in alcuni casi risultati straordinari in termini di restituzione dell’integrità di tutte le funzioni precedenti l’ictus.

Studi recenti hanno dimostrato che se alla fibrinolisi endovenosa si fa seguito con una procedura endovascolare di rimozione meccanica del trombo, le conseguenze dell’ictus si riducono ulteriormente, in alcuni casi con risultati importanti di restituzione dell’integrità di tutte le funzioni precedenti l’ictus.

La procedura endovascolare consiste nella navigazione attraverso le arterie con strumenti dedicati, piccoli cateteri ed altri device, sino alla sede del trombo che poi viene fisicamente aspirato e rimosso. Tale trattamento non è indicato per tutti i casi, ma indubbiamente queste notizie hanno ulteriormente modificato le prospettive di recupero, potendo oggi raggiungere risultati impensabili fino a pochi anni fa.

Altro tema dell’EuroPCR è stato il trattamento endovascolare della valvola mitralica, un campo di cruciale importanza per il Cardio Center di Humanitas, che completa le possibilità terapeutiche e chirurgiche già presenti con una delle tecniche endovascolari tra le più innovative.

Cardiologia interventistica, l’innovazione tecnologica e clinica degli stent

L’utilizzo di stent medicati (anche detti a rilascio di farmaco) di nuova generazione per la rivascolarizzazione coronarica riduce significativamente il rischio di ristenosi, trombosi da stent e decesso, rispetto agli stent di vecchia generazione o ai modelli metallici tradizionali in pazienti con alto rischio di sanguinamento. Lo conferma uno studio discusso durante il Congresso di Parigi dal dott. Giulio Stefanini, che ha anche presentato insieme al dott. Marco Mennuni e al dott. Elton Pllaha uno studio osservazionale che ha evidenziato come il nuovo stent Synergy presenti un profilo di sicurezza ed efficacia nei pazienti complessi almeno pari allo stent a rilascio di everolimus Xience, considerato il trattamento d’elezione in pazienti malattia con coronarica complessa.

Le valvole aortiche di nuova generazione

La dottoressa Cristina Panico ha presentato uno studio, condotto con il dott. Paolo Pagnotta, sui disturbi di conduzione intraventricolare durante il ricovero dopo impianto di valvola aortica percutanea, disturbo piuttosto frequente che consiste in un ritardo o un’interruzione della propagazione dello stimolo a livello della branca destra o della branca sinistra. È emerso che alla nuova generazione di protesi, disponibili anche in Humanitas, si associano minori complicazioni rispetto alla precedente. “Un progresso tecnologico che – conclude la dott.ssa Panico – si associa a un progresso clinico e a una maggiore sicurezza per il paziente”.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
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