L’esofagite eosinofila è una malattia cronica rara, che interessa l’esofago, caratterizzata da un’infiammazione ricca di eosinofili, un particolare tipo di globuli bianchi solitamente coinvolto nelle risposte allergiche e nella lotta ai parassiti. I pazienti affetti da questa malattia presentano difficoltà nella deglutizione del cibo, fino a veri e propri episodi di arresto del cibo in esofago con necessità di cure d’urgenza. Spesso questi sintomi inducono comportamenti che influiscono molto sulla qualità della vita, come dover mangiare molto lentamente, masticare a lungo il cibo, bere molto durante i pasti, evitare i cibi più problematici (come carne e riso), a tal punto che molti pazienti evitano di consumare cibo in situazioni sociali o sviluppano addirittura problemi legati alla scarsa alimentazione. L’esofagite eosinofila, inoltre, può evolvere comportando una serie di complicanze, quali la stenosi (o restringimento) dell’esofago, che aggravano il quadro.
L’esofagite eosinofila può colpire persone di tutte le età. Il numero di pazienti è in continuo aumento ed è particolarmente frequente nei bambini e nei giovani adulti , in particolare nel sesso maschile e nelle persone con altre manifestazioni allergiche, come la rinite allergica, l’asma e la dermatite atopica.
Esofagite eosinofila: una fisiopatologia complessa
L’esofagite eosinofila deriva da meccanismi complessi, ancora in gran parte sconosciuti, che è necessario approfondire in vista dello sviluppo di nuove terapie che possano permettere a sempre più pazienti di vivere una vita normale.
In Humanitas dal 2018 la stretta collaborazione tra il Centro Medicina Personalizzata Asma e Allergologia, l’Unità Operativa di Endoscopia e il Servizio di Anatomia Patologica ha permesso la creazione di un Ambulatorio Multidisciplinare, in cui tutti gli specialisti coinvolti nella gestione dell’esofagite eosinofila uniscono le proprie conoscenze per gestire i vari aspetti di questa complessa malattia.
Questa collaborazione ha dato un nuovo frutto a gennaio 2022 con una pubblicazione su Frontiers in Physiology che riassume, grazie alle numerose competenze, tutte le conoscenze accumulate negli ultimi anni sui meccanismi fisiopatologici dell’esofagite eosinofila.
Sebbene, infatti, la terapia standard per l’esofagite eosinofila, che prevede l’utilizzo di farmaci inibitori della pompa protonica, diete di eliminazione e corticosteroidi topici, dia abitualmente buoni risultati, parte della popolazione interessata dalla patologia non risponde adeguatamente ai trattamenti.
Il team Humanitas è da sempre coinvolto nello sviluppo e studio di nuovi farmaci innovativi e la conoscenza approfondita dei meccanismi fisopatologici dell’esofagite eosinofila è fondamentale per assicurare ai pazienti che ne sono interessati trattamenti sempre più efficaci.
La dottoressa Francesca Racca, allergologa e responsabile del percorso multidisciplinare per l’esofagite eosinofila in Humanitas, commenta: “Abbiamo voluto approfondire tutti i meccanismi finora conosciuti dell’esofagite eosinofila, riunendoli in un trattato per comprenderne più a fondo la patogenesi multifattoriale e la complessa interazione tra differenti fattori che porta allo sviluppo della patologia. Una maggiore conoscenza dell’esofagite eosinofila è infatti fondamentale in vista dello sviluppo di nuovi trattamenti, che possano essere davvero efficaci per tutti i pazienti interessati da questo disturbo e garantire loro un migliore controllo della malattia”.
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