L’ernia della parete addominale è una patologia che comporta la fuoriuscita di organi o tessuti, sfruttando un canale naturale (per esempio l’ombelico o il canale inguinale) o una sezione particolarmente debole della parete addominale. Si tratta di una patologia che può insorgere sia a causa di predisposizione individuale della singola persona, sia per via di un indebolimento causato da traumi come un intervento chirurgico.
Le ernie della parete addominale possono presentarsi in maniera asintomatica, invisibili o in forma di un rigonfiamento visibile e che si riesce ad avvertire al tatto, ma anche associarsi a dolore localizzato.
Come si riconosce un’ernia addominale? Ne parliamo con il dottor Stefano Bona, Responsabile della sezione di Chirurgia generale e day surgery presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Ernia addominale: i sintomi
La presenza dell’ernia può associarsi a una sintomatologia specifica, come dolore localizzato, fastidio e sensazione di “peso”.
L’ernia può essere anche asintomatica, ed essere individuata per caso durante dei controlli svolti per altre ragioni, come una semplice visita medica all’addome, un’ecografia o una TAC.
L’ernia solitamente si presenta come un rigonfiamento: l’aspetto tipico è quello di una tumefazione che tende ad aumentare di grandezza dopo lo svolgimento di sforzi fisici o in posizione eretta, mentre può cessare di essere visibile in posizione sdraiata.
Le tipologie di ernia addominale
L’ernia addominale può interessare diversi distretti del corpo, in particolare tra le più frequenti si riconoscono:
- ernie inguinali;
- ernie ombelicali;
- ernie epigastriche, localizzate tra ombelico e sterno;
- ernie crurali o femorali, in area pubica;
- ernie otturatorie (rare), alla radice della coscia.
Un caso particolare è il laparocele, un’ernia localizzata in corrispondenza della cicatrice di un pregresso intervento chirurgico.
Ernia addominale: l’intervento chirurgico
L’ernia addominale non può risolversi spontaneamente, pertanto la chirurgia è l’unica forma di trattamento, fondamentale anche per ridurre il rischio di complicazioni.
L’intervento può essere eseguito con la tecnica open ovvero a cielo aperto (chirurgia tradizionale), oppure mediante tecniche mininvasive o laparoscopiche.
Ernia addominale: si possono fare sforzi?
I pazienti con ernia devono prestare attenzione sia nello svolgimento dell’attività fisica, sia nell’eseguire sforzi in ambito lavorativo o domestico, per esempio sollevare pesi, che potrebbero aumentare la severità del disturbo e i sintomi dolorosi.
Alzare una valigia pesante, per esempio, potrebbe aggravare la lacerazione dei tessuti e la fuoriuscita dell’ernia. Per questo sono sempre da evitare quei movimenti che comportano un eccessivo sforzo della muscolatura dell’addome. Il consiglio per le persone che presentano un’ernia, qualora si dovessero sollevare materiali e oggetti pesanti, è quello di fare uso di carrelli e supporti e, nell’ambito privato, usare valigie con le ruote. Anche distribuire i pesi, per esempio quando si fa la spesa o si va in vacanza, suddividendoli in varie borse di dimensioni minori, può essere d’aiuto.
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