Il virus dell’ebola è stato scoperto nel 1976, è un virus a RNA ed è una malattia trasmissibile attraverso i fluidi corporei.
Quali sono i sintomi dell’ebola?
I sintomi tipici dell’ebola compaiono improvvisamente e sono febbre, dolori muscolari e articolari, spossatezza, vomito, diarrea, insufficienza renale, accompagnati da emorragie interne o esterne.
Il virus ha un periodo di incubazione tra 2 e 21 giorni e durante questo intervallo non si può infettare nessuno, il contagio avviene solo quando si iniziano a manifestare i sintomi.
L’unica conferma di avvenuta infezione è data dalle analisi del sangue di laboratorio.
Come si trasmette l’ebola?
Il virus non si trasmette per via aerea, ma solo attraverso il contatto diretto i con i fluidi corporei (sangue, saliva, sperma, feci, urina) di un malato. L’infezione avviene attraverso le mucose ed eventuali ferite sulla pelle; per questo motivo bisogna essere cauti sia con gli strumenti medici utilizzati sugli ammalati (come le siringhe), sia con vestiti e biancheria macchiati di sangue, feci o urine.
È inoltre bene non maneggiare la carne cruda di possibili animali infetti, principalmente pipistrelli da frutta e primati.
Le zanzare non trasmettono il virus e non è possibile contrarlo per via aerea sui mezzi pubblici o semplicemente visitando i Paesi interessati dal focolaio. Resta necessario un contatto diretto.
L’ebola si può prevenire?
Per evitare la malattia è necessario evitare di toccare animali morti trovati nella savana o maneggiarne la carne cruda, in quanto potrebbero essere infetti.
Per gli assistenti che si trovano a stretto contatto con i malati è necessario lavare le mani frequentemente ed utilizzare indumenti di protezione personale, come i guanti.
Quando consultare un medico?
Se si iniziano a sviluppare i sintomi dopo un viaggio in zone caratterizzate da un focolaio della malattia, in cui si può essere entrati in contatto con il virus, è indicato consultare un medico.
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