L’11 ottobre, a Roma, si è tenuta la Giornata europea di donazione degli organi. L’evento è annuale e quest’anno, per la prima volta, si è svolto in Italia.
La campagna di sensibilizzazione per la donazione degli organi ha portato, nel corso degli anni, a un netto aumento di consensi. Il numero di donatori è di 22,2 per milione di popolazione, contro la media di inizi anni Novanta, circa 6 per milione.
La media italiana, inoltre, è più alta di quella europea, che si aggira attorno ai 16,9 per milione.
Perché è importante sensibilizzare sulla donazione degli organi?
L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sui benefici della donazione, soprattutto per riuscire a ridurre i tempi delle liste d’attesa che, purtroppo, sono ancora molto lunghi. Fattore di cui è importante tenere conto perché di 22,2 donatori, solo 18,5 sono compatibili con i criteri stabiliti.
Sopperire alla richiesta è molto difficile, principalmente per organi come reni, pancreas e cuore, in cui la media d’attesa è di circa 3,1 anni per i reni, 3 per il pancreas e 2,8 per il cuore.
Inoltre è importante cercare di sensibilizzare la popolazione per riuscire a combattere la vendita illegale di organi.
Come si diventa donatori?
L’Italia resta comunque il Paese di riferimento per la donazione ed è possibile, dal 2013, esprimere il proprio consenso compilando un modulo al rilascio o rinnovo della carta di identità. Sul documento, infatti, verrà apposto un timbro che indica la volontà alla donazione.
Una volta compilato il modulo, presso i comuni o anche presso aziende ospedaliere o i Centri Regionali di Trapianto, i dati verranno inseriti nel Sistema Informativo dei Trapianti. Il proprio consenso può essere dato o revocato in ogni momento.
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