L’espressione dita a martello designa una deformità a carico delle falangi delle dita dei piedi. Nei soggetti colpiti, in prevalenza donne, le falangi tendono a curvare verso l’alto in corrispondenza dell’articolazione centrale. In base alla falange interessata, la deformità prende il nome di dito a martello, a maglio o ad artiglio. Il disturbo si manifesta con dolore mentre si cammina, presenza di calli e per l’aspetto delle falangi che assomigliano a un martello o a un artiglio.
Quali sono le cause delle dita a martello?
Le cause all’origine di questa deformità possono essere diverse: predisposizione genetica, diabete, patologie di tipo articolare, neuromuscolari o circolatorie, traumi a carico delle dita dei piedi.
Anche la scelta delle scarpe incide sull’insorgenza di questo disturbo: tacchi troppo alti o punte troppo strette infatti possono costringere le dita dei piedi in posizioni innaturali, con conseguente dolore. Dallo sfregamento contro la scarpa poi può derivare la formazione di calli sulla superficie superiore o inferiore delle falangi.
Quali sono i trattamenti in caso di dita a martello?
Le dita a martello possono aver mantenuto la flessibilità oppure essere rigide. Se il dito è flessibile il percorso di cura può prevedere:
- L’uso di calzature più appropriate.
- L’adozione di tutori che aiutano a distendere il dito.
- Esercizi specifici di stretching delle dita.
Qualora invece il dito abbia perso di flessibilità, si rende necessario l’intervento chirurgico, in day hospital e con anestesia locale. Il chirurgo procederà incidendo il tendine oppure rimuovendo una piccola porzione ossea, a seconda dei casi.
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