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Disturbi gastrointestinali: con quali sintomi andare dal gastroenterologo?

A quanti è capitato di sviluppare dolori allo stomaco durante momenti di particolare nervosismo o, per contro, non capire se sia insorto prima lo stress o i disturbi gastrici? Il motivo è molto semplice: apparato gastrointestinale e cervello si influenzano a vicenda e il benessere dell’uno è strettamente legato al benessere dell’altro. Per questo seguire uno stile di vita equilibrato può aiutare a contenere una sintomatologia estremamente varia, con benefici tangibili per quanto riguarda la qualità di vita. Vi sono, tuttavia, sintomi più severi che possono indicare la necessità di fare riferimento allo specialista gastroenterologo.

Ne parliamo con la dottoressa Gaia Pellegatta, gastroenterologa presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano e gli ambulatori Humanitas Medical Care

Disturbi gastrointestinali: le cause

L’apparato gastrointestinale è costituito da più di 500 milioni di neuroni, i quali sono fondamentali per la sua funzionalità. Si tratta di neuroni strettamente interconnessi con il sistema nervoso centrale e, dunque, con il cervello. Per questo motivo, emozioni come la paura, lo stress, o la rabbia, possono condurre allo sviluppo di una sintomatologia specifica. Allo stesso modo, alcune disfunzioni dell’apparato gastrointestinale possono dare luogo a situazioni di stress e tensione, andando a inficiare la qualità di vita dei pazienti.

Spesso stili di vita disordinati e frenetici, portano le persone a sottovalutare aspetti che, in realtà, sono di fondamentale importanza per la salute. Parliamo per esempio di avere un’alimentazione bilanciata e mediterranea, non saltare i pasti, dormire un numero congruo di ore. Quando questi aspetti vengono meno, infatti, è possibile che le persone inizino a sviluppare disturbi gastrointestinali, come la dispepsia, ossia la difficoltà di digestione, il reflusso gastroesofageo o dolori addominali.

Per evitare l’insorgenza di queste manifestazioni, dunque, bisogna prendersi cura del proprio benessere a partire dalla quotidianità. Un altro aspetto importante, oltre al sonno e all’alimentazione, è rappresentato dall’attività fisica, che va effettuata regolarmente. 

Quando rivolgersi al gastroenterologo?

In caso i problemi gastrointestinali diventino continuativi oppure si manifestino quelli che chiamiamo “sintomi di allarme”, diventa opportuno effettuare una visita specialistica gastroenterologica

I sintomi più comuni che devono mettere in allerta sono:

  • perdita di peso
  • presenza di sangue delle feci
  • presenza di importanti dolori addominali o di altri disturbi gastrointestinali che non rispondono alle terapie impostate dal medico di medicina generale e alle modifiche dello stile di vita

In tutti questi casi bisogna effettuare una valutazione gastroenterologica e, eventualmente, sottoporsi a esami strumentali come l’ecografia e la TAC dell’addome, o esami endoscopici come la gastroscopia e la colonscopia. Tutti strumenti utili al gastroenterologo per individuare la causa sottostante i sintomi e impostare la terapia corretta per trattarla. 

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