Ricorre il 15 marzo la Giornata Nazionale del “Fiocchetto Lilla” contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA): un’occasione preziosa per aumentare la consapevolezza e la comprensione sui disturbi del comportamento alimentare e per sostenere le persone che ne soffrono.
Approfondiamo il tema, che oggi rappresenta un’emergenza sanitaria, con il dottor Giacomo Calvi Parisetti, psicologo e psicoterapeuta di Humanitas PsicoCare.
Che cosa sono i disturbi del comportamento alimentare
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie che si manifestano attraverso comportamenti alimentari disfunzionali e preoccupazioni eccessive per il peso e la forma corporea. I DCA sono malattie complesse che coinvolgono sia fattori biologici che psicologici e si presentano in diverse forme, tra cui:
- L’anoressia nervosa che è caratterizzata da una restrizione alimentare estrema, con una paura intensa di guadagnare peso e una percezione distorta del proprio peso e della propria forma corporea.
- La bulimia nervosa che si manifesta attraverso episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori, come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi o diuretici.
- Il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) che è caratterizzato da episodi regolari di abbuffate senza comportamenti compensatori, associati alla sensazione di perdere il controllo.
I DCA possono avere conseguenze gravi sulla salute fisica e mentale delle persone che ne soffrono. L’anoressia nervosa può portare a malnutrizione, amenorrea (mancanza di mestruazioni), osteoporosi e altri problemi di salute. La bulimia nervosa può causare problemi dentali, disfunzioni gastrointestinali e squilibri elettrolitici. Il disturbo da alimentazione incontrollata può portare all‘obesità e a problemi di salute associati.
Quali sono le cause dei disturbi del comportamento alimentare?
I fattori che contribuiscono allo sviluppo dei DCA sono complessi e includono:
- Fattori biologici in cui troviamo anomalie nel funzionamento di alcune parti del cervello e nei livelli di neurotrasmettitori come la serotonina.
- Fattori psicologici in cui annoveriamo bassa autostima, ansia, depressione e insicurezza.
- Fattori socioculturali che includono la pressione sociale per raggiungere un ideale di bellezza, la disponibilità di cibo ad alto contenuto calorico e l’accesso limitato ai servizi di assistenza sanitaria.
Il trattamento dei DCA si basa su un approccio multidisciplinare che coinvolge il sostegno medico, psicologico e nutrizionale. I pazienti con DCA possono richiedere supporto medico per risolvere eventuali problemi di salute fisica causati dalla malattia. Il sostegno psicologico può includere generalmente la terapia cognitivo-comportamentale o la terapia familiare. Il sostegno nutrizionale, invece, può includere la pianificazione dei pasti e una corretta educazione sulla nutrizione.
I disturbi del comportamento alimentare e la pandemia COVID-19
La pandemia COVID-19 e le conseguenti restrizioni sociali e di spostamento hanno avuto un impatto significativo sulla salute mentale delle persone in tutto il mondo. In particolare, si è osservato un crescente aumento dei disturbi del comportamento alimentare sia durante la pandemia sia post-pandemia. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la pandemia COVID-19 ha avuto un impatto significativo sui disturbi del comportamento alimentare, con un aumento fino al 30% dei casi segnalati.
Ciò è stato attribuito a molteplici fattori, tra cui il cambiamento dello stile di vita, l’aumento dello stress, la preoccupazione per la salute e la ridotta accessibilità ai servizi di assistenza sanitaria. Inoltre, la pandemia ha portato a un aggravamento della sintomatologia per tutte le persone che già soffrivano di disturbi del comportamento alimentare, ritardandone l’accesso alle cure e favorendo quindi una cronicizzazione del disturbo. Gli interventi preventivi e tempestivi, infatti, sono dei fattori determinanti e di fondamentale importanza nel trattamento e nella cura di tutti i disturbi dell’alimentazione, e oggi possono essere favoriti dall’utilizzo dei servizi di telemedicina e/o servizi di assistenza sanitaria online, nonché dai servizi di assistenza sanitaria in presenza che comprendono la presa in carico ambulatoriale fino al ricovero, a seconda della gravità dei casi.
In conclusione, la situazione pandemica legata a COVID-19, ci ha insegnato e sottolineato l’importanza di fornire sostegno e assistenza adeguati alle persone che soffrono di DCA, promuovendo la consapevolezza rispetto ai rischi e ai costi causati dai disturbi del comportamento alimentare e fornendo informazioni su come cercare aiuto in modo tempestivo e sicuro, così da migliorare l’accesso alle cure e permettere una corretta presa in carico della persona.
Se si sospetta di avere un DCA o se si conosce qualcuno che ne soffre, è importante cercare aiuto professionale il prima possibile. Con un trattamento adeguato e tempestivo, i DCA possono essere gestiti con successo.
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