La dengue è una malattia virale prevalentemente diffusa nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo. Si stima che circa la metà della popolazione mondiale viva in aree a rischio di contrarre l’infezione. Questa malattia è conosciuta da oltre due secoli, ma negli ultimi decenni si è assistito a un aumento della sua diffusione. Allo stato attuale si stanno registrando numerosi focolai epidemici in diverse parti del mondo in particolare in Centro e Sud America, in alcune regioni dell’Africa e nel Sud Est Asiatico anche se alcuni focolai più limitati sono stati registrati recentemente anche in Europa e Stati Uniti.
Quali sono i sintomi della dengue? Ne parliamo con il professor Michele Bartoletti, responsabile dell’Unità Operativa di Malattie infettive presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Come si trasmette la dengue?
La dengue è causata da una famiglia di quattro virus simili tra loro: Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4. La trasmissione avviene principalmente attraverso la puntura di una zanzara infetta, in particolare della specie Aedes aegypti, ma anche da Aedes albopictus.
Quando una persona viene punta da una zanzara infetta, il virus della dengue invade il torrente circolatorio dove il virus può essere riscontrato mediamente per 2-7 giorni. Se una persona infetta viene punta da un’altra zanzara questa può trasmettere il virus ad altre persone che si ammalano pur non essendo mai state in aree endemiche per infezione da Dengue.
La febbre e gli altri sintomi della dengue
Dopo essere stati punti da una zanzara infetta, i sintomi della dengue possono manifestarsi entro 5-6 giorni. Il sintomo principale è rappresentato dalla febbre che spesso si presenta in associazione ad altri sintomi come:
- mal di testa
- dolore attorno e dietro gli occhi
- dolori muscolari e articolari
- nausea
- vomito
- eruzioni cutanee.
Nei bambini, molti di questi sintomi potrebbero non manifestarsi.
Dengue: come si cura
Sebbene la diagnosi di dengue sia frequentemente formulata in base ai sintomi osservati, per una conferma definitiva si può ricorrere a test di laboratorio. Questi test possono rilevare la presenza del virus o degli anticorpi specifici nel sangue del paziente.
Non esiste un trattamento antivirale specifico per la dengue e la gestione del paziente consiste principalmente nell’alleviare i sintomi. È consigliato assicurare un adeguato riposo, somministrare farmaci per abbassare la febbre e garantire buoni livelli di idratazione. In alcuni casi la malattia può evolvere verso una forma severa in cui si manifestano sintomi emorragici. In rari casi la malattia può essere fatale. La dengue severa rappresenta pertanto una emergenza medica.
Si può prevenire la dengue?
La prevenzione si basa fondamentalmente sull’evitare le punture di zanzara. L’uso di repellenti cutanei, così come indossare indumenti impregnati di repellenti, utilizzare magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi e l’utilizzo di zanzariere rappresentano misure fondamentali. A livello comunitario, è essenziale intraprendere azioni per contrastare le zanzare vettori, come l’eliminazione dei ristagni d’acqua che rappresentano un habitat ottimale per la deposizione delle uova delle zanzare e le campagne di disinfestazione, per ridurre la popolazione di zanzare e, di conseguenza, il rischio di trasmissione. Da poco è anche disponibile un vaccino indicato per i viaggiatori verso zone endemiche per la dengue. Si tratta di un vaccino tetravalente vivo attenuato in grado di prevenire infezioni causate da uno qualsiasi dei quattro sierotipi del virus: è possibile somministrarlo in persone a partire dai 4 anni di età.
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