La dottoressa Laura Velutti della Unità Operativa di Oncologia Medica ed Ematologia di Humanitas è uno dei sette giovani talenti dell’oncologia italiana premiati al termine della prima edizione dell’Oncology Management Fast Track (Omft).
La dottoressa Laura Velutti premiata dalla prof.ssa Valeria Tozzi della SDA Bocconi, direttrice del corso OMFT e del Master in Management delle professioni sanitarie e dal dott. Gianpiero Fasola, past president CIPOMO e primario di Oncologia dell’Ospedale di Udine.
Quale riconoscimento è stato attribuito alla dott.ssa Velutti?
Il corso di perfezionamento OMFT è stato promosso dal Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) e dalla Sda School of Management della Bocconi. Era un corso dedicato a 25 oncologi provenienti da tutta Italia della durata di 18 mesi volto a formare dal punto di vista manageriale una classe di possibili futuri primari di oncologia. La tesi finale del corso prevedeva di portare all’interno della propria realtà progetti di miglioramento degli aspetti gestionali. Il progetto della dottoressa Velutti, è stato giudicato il migliore nell’area tematica “Gestione di urgenze e attività non programmate”.
Qual è la proposta della dottoressa?
La proposta avanzata dalla dottoressa Velutti riguarda l’apertura di letti per cure palliative in Humanitas. Un’ipotesi che permetterebbe all’ospedale di completare la sua capacità di cura e di assistenza ai pazienti oncologici: “In Humanitas ci occupiamo dei pazienti oncologici in tutte le fasi della malattia, anzi anche prima della malattia, iniziando dalla prevenzione. Seguiamo i nostri pazienti in tutti i setting, tranne che per le cure palliative in regime di degenza. Con questa ulteriore offerta di cura saremmo il primo Cancer Center all’interno di un grande Policlinico Universitario ad avere una Unità Operativa di Cure Palliative”, commenta la dottoressa, “supportando così in modo molto concreto i nostri pazienti e le loro famiglie in momenti di particolare difficoltà”.
Un progetto studiato nei minimi particolari: partendo dalla valutazione della attività della Unità Operativa di Oncologia Medica e seguendo il percorso dei pazienti che necessitano di cure palliative a ricovero, oggi indirizzati verso varie strutture dislocate i sul territorio, giunge a conclusioni concrete, analizzando fattibilità e sostenibilità, tenendo conto degli aspetti clinici, organizzativi ed economici.
Quali vantaggi potremmo trarne?
La sfida, sottolinea la giovane oncologa, richiede di integrare una “piccola anomalia” nel paradigma di ospedale per intensità delle cure tipico di Humanitas, ma potrà apportare numerosi benefici. In particolare migliorare l’appropriatezza delle cure e favorire una più equa ed efficace allocazione delle risorse. “L’apertura di posti letto per le cure palliative – commenta la dottoressa Velutti – favorirebbe la continuità di cura, ridurrebbe i disagi dei pazienti e quelli dei loro familiari, migliorerebbe la nostra capacità di rispondere alle loro esigenze cliniche e sociali nelle fasi avanzate della malattia”.
Come gli altri sei progetti premiati nell’ambito del corso di Oncology Management Fast Track, il progetto della dottoressa Laura Velutti sarà pubblicato su Mecosan, rivista trimestrale di management ed economia sanitaria.
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