Il tumore al pancreas è uno dei tumori più aggressivi e la diagnosi tempestiva e la Ricerca sono fondamentali per affrontarlo. Quando si parla di tumore al pancreas si fa spesso riferimento al carcinoma, un tumore dagli esiti spesso sfavorevoli; il carcinoma tuttavia non è l’unico tumore che può interessare il pancreas e dunque è importante una corretta informazione.
Ricorre il 19 novembre la Giornata mondiale del tumore al pancreas, un’occasione preziosa per fare chiarezza e ricordare quanto siano importanti una diagnosi tempestiva, la presa in carico del paziente in un Centro di riferimento e la Ricerca. Ne parliamo con il professor Alessandro Zerbi, Responsabile di Chirurgia pancreatica in Humanitas e docente in Humanitas University.
Il pancreas e i diversi tipi di tumore
Il pancreas è un’importante ghiandola che si trova in profondità nell’addome, dietro lo stomaco e vicino all’intestino, ed è deputato alla produzione di ormoni (come l’insulina) e di enzimi, sostanze che aiutano la digestione.
Quando alcune cellule iniziano a moltiplicarsi in maniera incontrollata all’interno della ghiandola e formano una massa, parliamo di tumore. Questo può rimanere confinato al pancreas oppure estendersi e interessare strutture vicine e lontane.
I tumori del pancreas non sono tutti uguali e dunque non tutti i tumori del pancreas sono un carcinoma, anche se questo resta la forma più aggressiva e diffusa. In presenza di una massa tumorale al pancreas è importante approfondire la diagnosi perché i tumori sono appunto diversi e hanno possibilità di cura ed esiti differenti.
I fattori di rischio
Sono diversi i fattori di rischio legati al tumore del pancreas, tra questi il principale è il fumo. Giocano un ruolo importante anche il sovrappeso associato a una dieta troppo ricca di grassi animali e la predisposizione genetica e familiare (pari a circa il 10% dei pazienti che si ammalano di questa malattia).
Anche la presenza di alcune patologie correlate porta con sé alcuni rischi, ne sono un esempio la pancreatite cronica e il diabete.
Sintomi non specifici e diagnosi spesso tardive
Il carcinoma al pancreas è un tumore subdolo: la mancanza di sintomi specifici non aiuta il paziente e il medico a individuare eventuali segni di allerta e dunque spesso la diagnosi avviene in ritardo.
Sono segni riconducibili alla malattia, ma in comune con molte altre condizioni: ittero (con una colorazione giallastra della pelle e degli occhi), nausea e dolori addominali, perdita di peso improvvisa, immotivato dolore alla schiena, diarrea, diabete o scompenso di diabete già presente.
Chirurgia e chemioterapia per il trattamento
“Il trattamento per il carcinoma al pancreas deve essere multidisciplinare, integrato e personalizzato.
Tradizionalmente si interviene con l’asportazione chirurgica, ma questa da sola non è sufficiente a controllare completamente la malattia. Inoltre, non tutti i pazienti sono candidabili all’asportazione e questa viene eseguita in circa il 20-30% dei casi. Sono dunque fondamentali anche i trattamenti medici, come la chemioterapia che sempre più spesso viene prescritta prima della chirurgia. A oggi disponiamo di nuovi schemi di chemioterapia che si rivelano sempre più efficaci rispetto a quelli utilizzati in passato. In altri casi è indicata la radioterapia. La valutazione del trattamento più appropriato viene condotta caso per caso, tenendo conto del quadro clinico e delle caratteristiche del singolo paziente”, sottolinea il prof. Zerbi.
Perché occorre farsi seguire da un Centro specializzato?
“Questo tipo di tumore è caratterizzato da complessità diagnostiche e terapeutiche (comprese le difficoltà tecniche degli interventi chirurgici sul pancreas) e come abbiamo visto, per affrontarlo e gestirlo al meglio, occorre che l’approccio sia integrato, multidisciplinare e personalizzato sul singolo paziente.
Dalle casistiche mediche e scientifiche disponibili emerge che essere seguiti in un Centro specializzato (i cosiddetti Centri ad alto volume) può fare la differenza e gli esiti sono molto diversi tra i pazienti seguiti in questi Centri e quelli trattati in Centri con minor esperienza. Volumi alti in termini di pazienti seguiti e trattati generano infatti migliori competenze e risultati.
Da alcuni anni il mondo scientifico e quello delle associazioni dei pazienti sono in dialogo con le istituzioni, nel tentativo di istituire vere e proprie Pancreas Unit. Qualcosa inizia pian piano a muoversi e ci auguriamo si arrivi preso alla costituzione delle Pancreas Unit con l’obiettivo di curare i tumori del pancreas in Centri specializzati che si caratterizzino per eccellenza e multidisciplinarietà al fine di assicurare ai pazienti il miglior percorso possibile”, ha precisato il professore.
Dalla Ricerca tradizionale all’Intelligenza Artificiale: i diversi progetti di Humanitas
“Humanitas è uno dei centri di riferimento in Italia per la diagnosi e la cura del tumore del pancreas, ma siamo molto attivi anche sul fronte della Ricerca, con diversi progetti attivi sia nell’ambito della Ricerca più tradizionale sia in quello delle nuove tecnologie con l’Intelligenza Artificiale e la bio-ingegneria”.
Caratteristiche genetiche, metaboliche e immunologiche del tumore
“Nell’ambito della biologia molecolare siamo impegnati in un progetto volto a indagare le caratteristiche genetiche, metaboliche e immunologiche del tumore. Sappiamo infatti che non tutti i tumori sono uguali e conoscerne le caratteristiche potrebbe essere di aiuto nel comprendere perché si comportano in modo diverso per poi applicare strategie di trattamento più mirate. Per caratterizzare il tumore dal punto di vista del metabolismo, il progetto studia il succo pancreatico che viene prelevato durante l’intervento chirurgico. Una concentrazione di metaboliti diversa da quella rilevata nel succo pancreatico di pazienti con altre patologie, potrebbe rappresentare un indicatore specifico di carcinoma del pancreas.
Per saperne di più: Le caratteristiche genetiche, metaboliche e immunologiche del cancro al pancreas
Tumori del pancreas e Intelligenza Artificiale
“Il progetto vede la sinergia tra clinica e Intelligenza Artificiale con l’obiettivo di predire la probabilità che un paziente vada incontro a complicanze in seguito a un intervento di Chirurgia pancreatica, sulla base delle immagini pre-operatorie della TAC. Per farlo, utilizzeremo modelli di machine learning, in un lavoro che ci vede impegnati insieme agli ingegneri specializzati dell’AI Center di Humanitas”.
Per saperne di più: Tumori del pancreas e AI: predire il rischio di complicanze post-operatorie grazie al machine learning
La bioingegneria per lo studio del pancreas
“Abbiamo poi un progetto in collaborazione con il Politecnico di Milano, con un laboratorio di Ricerca dedicato. Grazie a sofisticate apparecchiature, ingegneri e laureandi del Politecnico effettuano test biomeccanici sui tessuti pancreatici con l’obiettivo di costruire un tessuto pancreatico artificiale con le stesse proprietà di quello vero. Questo ci permetterebbe di effettuare studi, esercitazioni e nuove tecniche chirurgiche. Si tratta di una Ricerca che affianca la Ricerca tradizionale e guarda al futuro, valorizzando non solo le competenze cliniche ma anche quelle bio-ingegneristiche: l’unione di entrambe è fondamentale per trovare risposte a beneficio dei pazienti”, conclude il prof. Zerbi.
In Humanitas un “Healthy Showcooking” per cucinare con lo chef in diretta
In occasione della Giornata mondiale del tumore al pancreas, Humanitas, insieme all’associazione Codice Viola, ha deciso di organizzare il 19 novembre alle 18.00 un “Healthy Showcooking” per i pazienti, in compagnia di Davide @CottoAlDente. Inscrivendosi all’evento sarà possibile ricevere la lista della spesa con tutti gli ingredienti che serviranno per cucinare insieme allo chef in diretta.
Per iscrizioni https://us02web.zoom.us/webinar/register/7216050215511/WN_CMpemrzLTrKY3MmXW93zhw
Visite ed esami
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