L’organizzazione di tutte le attività gastroenterologiche – dalle visite ambulatoriali, alle procedure endoscopiche ed ecografiche, ai ricoveri ospedalieri, è stata rimodellata alla luce delle criticità emerse nella gestione e nel trattamento dei pazienti con patologie a carattere gastroenterologico.
La gestione dei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali
Particolare attenzione è stata posta nei confronti dei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche dell’intestino in questo periodo di emergenza sanitaria. Le visite ambulatoriali sono state ridotte di circa l’80%; è stata garantita la prosecuzione dei trattamenti biologici somministrati per via infusionale, dei protocolli sperimentali e le visite urgenti non differibili, attuando i protocolli aziendali che garantiscono la protezione dell’operatore sanitario e del paziente.
Implementata la telemedicina
Tutti i sistemi di telemedicina (chiamate vocali o servizio mail) sono stati ulteriormente implementati al fine di effettuare valutazioni cliniche dei pazienti stabili ed evitare viaggi non necessari presso le strutture ospedaliere.
Tutto questo è stato possibile anche grazie alla riorganizzazione del sistema di dispensazione dei farmaci biologici e sperimentali, con ritiro diretto presso la farmacia ospedaliera o servizio di consegna a domicilio. La complessa rete organizzativa garantisce così la continuità delle cure e della presa in carico dei nostri pazienti, per i quali è fondamentale mantenere un controllo ottimale della patologia infiammatoria intestinale.
Tutte le risorse e gli sforzi messi in campo per limitare la diffusione dell’infezione da Coronavirus e per trattare i pazienti con COVID-19 non devono infatti compromettere lo standard di cura.
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2.3 milioni visite
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+56.000 pazienti PS
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+3.000 dipendenti
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45.000 pazienti ricoverati
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800 medici