Sono disponibili in Italia, dopo l’autorizzazione di EMA (European Medicines Agency – Agenzia Europea per i Medicinali) eAIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), i primi due vaccini per prevenire COVID-19, la malattia causata dal virus SARS-CoV-2: il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), noto come Pfizer-BioNTech, e il vaccino COVID-19 Vaccine Moderna mRNA -1273. A fine dicembre è iniziata in Italia la campagna vaccinale secondo il piano nazionale di vaccinazione che prevede più fasi.
I due vaccini sono molto simili: agiscono secondo la stessa strategia (sono vaccini a mRNA), hanno un’efficacia molto elevata (pressoché uguale), sono molto sicuri, con effetti collaterali modesti e in gran parte risolti in pochi giorni senza necessità di interventi. Dopo la somministrazione in due dosi entrambi i vaccini offrono un’importante risposta immunitaria e sono stati studiati su decine di migliaia di partecipanti seguendo tutte le regolari fasi previste.
Ma cosa succede nel nostro organismo dopo l’iniezione: la risposta immunitaria è immediata e pertanto la protezione è valida fin da subito? Una volta vaccinati occorre mettere ancora la mascherina?
Ne parliamo con il dottor Michele Lagioia, Direttore Medico Sanitario di Humanitas.
Come agisce il vaccino?
I vaccini a mRNA sono stati messi a punto per indurre una risposta che blocca la proteina Spike (presente sulle caratteristiche “punte” delle singole particelle del virus SARS-CoV-2), che è la proteina responsabile dell’infezione. Grazie alla capacità di Spike di legarsi all’enzima ACE2 (enzima di conversione dell’angiotensina 2, presente sulle cellule dell’epitelio polmonare dove difende i polmoni da infezioni e infiammazioni) infatti, il virus entra nella cellula e impedisce ad ACE2 di compiere il proprio ruolo protettivo. Il virus rilascia nella cellula il proprio codice genetico virale (RNA) e costringe la cellula a produrre proteine virali che creano nuovi coronavirus portando avanti l’infezione.
Bloccando la proteina Spike, il vaccino impedisce l’infezione delle cellule. Il vaccino infatti contiene le molecole di RNA messaggero (mRNA) che presentano al loro interno le indicazioni per costruire le proteine Spike del virus SARS-CoV-2.
Cosa succede nel nostro organismo dopo il vaccino?
Una volta iniettato il vaccino, l’mRNA viene assorbito dalle cellule e avvia la sintesi delle proteine Spike con conseguente produzione di anticorpi specifici da parte del sistema immunitario. Con il vaccino quindi si introduce nell’organismo l’informazione genetica fondamentale alla cellula per costruire copie della proteina Spike.
La vaccinazione attiva poi le cellule T che preparano il sistema immunitario a rispondere a ulteriori esposizioni al virus SARS-CoV-2: se in futuro la persona vaccinata entrasse in contatto con il virus, il suo sistema immunitario ne avrà memoria, lo riconoscerà e si attiverà per combatterlo, bloccando le proteine Spike e impedendo loro di entrare nelle cellule.
Dopo il vaccino si è subito protetti?
No, nel caso di entrambi i vaccini occorre aspettare del tempo dopo la seconda dose. In particolare, per il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty – Pfizer-BioNTech) l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose, mentre per COVID-19 Vaccine Moderna mRNA -1273 l’efficacia è stata completata dopo due settimane dalla seconda dose.
Entrambi i vaccini infatti si somministrano in due dosi: Pfizer-BioNTech prevede 21 giorni di distanza l’una dall’altra, mentre Moderna richiede 28 giorni. È necessaria la somministrazione di entrambe le dosi del vaccino perché sia efficace.
Nel tempo che intercorre tra la prima e la seconda somministrazione è necessario attuare tutte le consuete precauzioni: igiene delle mani, distanziamento e mascherina.
Quanto dura la protezione del vaccino?
La durata della protezione non è ancora stata definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di Coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi.
Dopo la vaccinazione si può smettere di usare la mascherina?
No, anche se l’efficacia dei vaccini disponibili è molto alta (oltre il 90%) vi sarà sempre una parte di persone che seppur vaccinate non ha la difesa immunitaria.
Inoltre, non sappiamo in maniera definitiva se il vaccino impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia dei vaccini mRNA sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19, ma occorre ancora del tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possano infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone.
Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, anche chi è stato vaccinato deve continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione come l’uso della mascherina, il distanziamento e l’igiene delle mani.
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