Un forte sfregamento o un trauma possono causare la rottura di un neo. Sebbene questo possa destare ansia e preoccupazione, non bisogna allarmarsi perché, come spiega il professor Antonio Costanzo, Responsabile di Dermatologia in Humanitas, un neo non diventa pericoloso quando si rompe. Spesso il neo può diventare pericoloso quando cambia forma senza apparente motivo. Ecco perché è importante osservare costantemente i propri nei e rivolgersi al dermatologo se si nota qualche cambiamento in termini di aspetto, forma o dimensione.
È bene cercare di evitare o comunque limitare le situazioni che potrebbero favorire la rottura di un neo o il suo sanguinamento. Occorre prestare particolare attenzione se il neo si trova in una posizione a rischio di sfregamento contro i tessuti degli abiti o contro accessori come collane, orologi e bracciali.
Cosa fare se si rompe un neo?
Di fronte alla rottura di un neo, è consigliabile applicare subito una crema antibiotica al fine di evitare sovrainfezioni che possano nascondere la vera natura del neo.
Occorre poi rivolgersi a un dermatologo. Lo specialista infatti, analizzando il neo, ne verificherà le condizioni, determinando se si tratta di un neo pericoloso, che rischia di trasformarsi in melanoma, un pericoloso tumore della pelle del tutto simile a un neo, dai contorni irregolari e frastagliati e che può cambiare forma e colore.
Nei pericolosi e nei innocui
La comparsa di un nuovo neo o un neo che si scurisce rispetto agli altri presenti nella stessa zona, sono condizioni che meritano approfondimenti. In questi casi, è bene che il paziente si rivolga al dermatologo, per accertare la natura dei nei.
I nei innocui invece sono molto frequenti sulla pelle e possono comparire anche dopo i quarant’anni. La loro formazione si deve a un accumulo di cellule epiteliali che dà vita a un neo di colore rosa, marrone chiaro o scuro oppure dello stesso colore della pelle. Le dimensioni di questi nei in genere non superano i 3 millimetri.
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