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Coronavirus: i rischi per i fumatori

Recenti studi hanno rilevato che esiste una correlazione tra i fumatori e una manifestazione più severa del Coronavirus. Il fumo, si sa da tempo, sia attivo che passivo, provoca gravi danni alla salute e favorisce le infezioni respiratorie.  

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Licia Siracusano, coordinatrice del Centro Antifumo di Humanitas.

I fumatori rischiano fino a 3 volte più dei non fumatori

Studi recenti condotti in Cina hanno indicano un aumento significativo del rischio (di almeno 3 volte) di sviluppare una polmonite severa da COVID-19 in pazienti fumatori o ex fumatori rispetto a coloro che non fumano. Al momento del ricovero, infatti, un terzo dei fumatori positivi al Coronavirus presentava una situazione clinica più grave e aumenta il rischio di aver bisogno di terapia intensiva e ventilazione meccanica.

Un dato che potrebbe spiegare anche perché il COVID-19 sembra colpire più gli uomini (4,7%) rispetto alle donne (2,8%): in Cina, infatti, la percentuale di uomini fumatori supera di molto quella delle donne fumatrici.  

La necessità di smettere di fumare, il prima possibile, si fa dunque ancora più urgente. 

Il consiglio dell’esperta per chi sta smettendo di fumare

Anche in un momento delicato come questo è importante che tutti coloro che hanno iniziato un percorso di disassuefazione dal fumo resistano alla tentazione di ricominciare. 

Consigliamo di continuare a seguire le indicazioni e l’eventuale terapia in corso, senza dimenticare di confrontarsi periodicamente con il proprio medico di riferimento, telefonicamente o via mail, soprattutto nei momenti di maggior difficoltà.

I benefici per l’organismo quando si smette di fumare

Smettere di fumare porta benefici sia a breve, sia a lungo termine: per esempio dopo alcune settimane migliorano tosse, problemi respiratori e gli scambi gassosi respiratori della circolazione; dopo appena venti minuti dall’ultima sigaretta la frequenza cardiaca si abbassa, tendendo a normalizzarsi. Dopo 12 ore i livelli di monossido di carbonio diminuiscono, mentre aumentano quelli di ossigeno nel sangue, e già dopo 2-3 giorni si ripristina la capacità di gusto, olfatto e la capacità polmonare.

I fumatori in Italia: i numeri

In Italia i fumatori sono 11,6 milioni, circa il 22% della popolazione che supera i 15 anni. Gli uomini sono oltre 7 milioni e le donne 4,5 milioni. Tra gli studenti di età compresa tra 14 e 17 anni, l’11,1% fuma abitualmente e il 13,4% fuma occasionalmente.

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