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Congresso dell’Associazione Americana di Urologia: gli urologi di Humanitas presentano 10 lavori e vincono 2 premi

Dal 3 al 6 maggio Chicago ha ospitato il congresso nazionale dell’Associazione Americana di Urologia (AUA), con la partecipazione di 17.000 delegati. Il congresso rappresenta l’appuntamento annuale più importante nel panorama degli eventi urologici internazionali e offre la possibilità di discutere e presentare le innovazioni mediche e chirurgiche che entreranno nella pratica clinica nei prossimi anni.

Al congresso era presente anche il team di urologia di Humanitas guidato dal professor Giorgio Guazzoni, con 10 lavori (4 podium presentation di cui una in seduta plenaria, un video e 5 poster) dedicati sia alla patologia oncologica (tumori del rene, delle vescica e della prostata) sia alla patologia non oncologica (calcolosi).

Due premi al team di urologia del prof. Guazzoni

Il team di Humanitas ha anche ricevuto due premi: il poster del dottor Giovanni Lughezzani dal titolo “Comparison Of Micro-Ultrasound And Multiparametric MRI Imaging For Prostate Cancer: An International Meta-Analysis” ha ottenuto il premio come miglior comunicazione della sessione. L’impiego dell’ecografia ad alta frequenza, al momento disponibile in Italia solo presso il dipartimento di Urologia di Humanitas, permette una diagnosi precoce del carcinoma prostatico con un’accuratezza non inferiore alla risonanza nucleare magnetica.

Il video di tecnica chirurgica del dottor Paolo Casale, presentato dal dottor Nicolò Buffi, “Robot-Assisted Partial Nephrectomy: Techniques And Outcomes From The Transatlantic Robotic Nephron-Sparing Surgery (Trones) Study Group”, frutto di una collaborazione trans atlantica, sulla nefrectomia parziale robotica per il trattamento delle neoplasie renali, è stato invece selezionato da una giuria americana come miglior video della sessione.

Un progetto di screening per il carcinoma prostatico nei pazienti sani portatori di mutazioni genetiche

Il dottor Massimo Lazzeri ha invece presentato in seduta plenaria un progetto di screening per il carcinoma prostatico nei pazienti sani con mutazione del gene Brca2 dal titolo “Screening Of BRCA2 Mutated Men For Detection Of Prostate Cancer: Preliminary Results From A National High Volume Cancer Centre”, per la diagnosi precoce del carcinoma prostatico negli uomini che presentano una mutazione specifica nel loro DNA. La mutazione del gene BRCA2 è nota, in particolare, per essere associata a un aumentato rischio di tumore alla mammella nelle donne, ma gioca un ruolo importante anche negli uomini sia nel caso del tumore al seno maschile sia nel carcinoma prostatico.

Neoplasie della vescica: i risultati di una sperimentazione farmacologica di fase 1

Il dottor Rodolfo Hurle ha invece presentato i risultati di una sperimentazione farmacologica di fase 1 di un farmaco per il trattamento intravescicale delle neoplasie della vescica: “A Phase 1 Safety Study Of Oncofid-P-B Administered For 12 Consecutive Weeks In Bcg Unresponsive/Intolerant Patients With Bladder Carcinoma In Situ (CIS): Preliminary Results”. I risultati ottenuti con questo farmaco sembrano superiori rispetto a quelli di altri farmaci alla fine del trattamento. Si tratta di un dato importante ma che dovrà essere verificato nel lungo periodo con il follow up.

Infine, è stato presentato in un poster del dottor Alberto Saita, un nuovo dispositivo per la rimozione dei calcoli renali: “In Vitro And In Vivo New Evidence For Flexor Vue Deflecting Endoscopic System Use: Optimization Of The Stone Free Rate (SFR) After Rirs”.

“Questi sono solo alcuni dei lavori dell’Urologia di Humanitas del prof. Guazzoni, nuovamente protagonista a un congresso di carattere internazionale. Importante è stata la collaborazione con altri Istituti e il forte gioco di squadra tra le diverse Unità Operative di Humanitas: una sinergia che contribuisce al successo del nostro Istituto. Inoltre, motivo di orgoglio per la nostra Scuola di Specialità è il notevole contributo che è stato dato dai nostri Specializzandi nella preparazione e nella presentazione di alcuni poster”, hanno sottolineato il dottor Lazzeri e il dottor Nicolò Buffi.

I numeri di Humanitas
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  • 45.000 pazienti ricoverati
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