Malattia di Crohn e colite ulcerosa sono malattie infiammatorie croniche intestinali (gli acronimi con cui le definiamo sono MICI in italiano e IBD, Inflammatory Bowel Disease, in inglese).
Si tratta di patologie immuno-mediate con andamento cronico-recidivante, la cui incidenza in Italia e nel mondo è in costante aumento.
La malattia di Crohn è caratterizzata da un’infiammazione a carico della parete intestinale a tutto spessore e può interessare tutti i tratti del tubo digerente, anche se la sede più frequentemente interessata dalla malattia sono l’ileo terminale e il colon. Si manifesta con la presenza di edema iperemia e ulcere dell’intestino, a cui in alcuni casi possono associarsi complicanze addominali come stenosi, fistole e ascessi e per cui può rendersi necessario l’intervento chirurgico.
La colite ulcerosa comporta un’infiammazione che parte dalla mucosa e si estende dal retto e in maniera variabile al colon, potendolo coinvolgere anche completamente.
Ne parliamo con la dottoressa Cristina Bezzio, gastroenterologa del Centro per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Malattie infiammatorie croniche intestinali: le cause
Le malattie infiammatorie croniche intestinali hanno una genesi multifattoriale in cui sono coinvolti fattori genetici ed ambientali che riguardano disfunzioni del sistema immunitario, microbiota intestinale e meccanismi infiammatori ed ossidativi.
Malattia di Crohn: quali sintomi
I principali sintomi della malattia di Crohn sono la diarrea cronica e i dolori addominali, spesso associati ad altri sintomi e segni:
- significativa perdita di peso
- febbricola
- presenza sangue nelle feci
- dolori articolari
- presenza di disturbi peri-anali
- stanchezza generalizzata
Al momento della diagnosi o più frequentemente nel corso del tempo, possono manifestarsi sintomi e segni extra-intestinali di malattia, come dolori articolari, manifestazioni dermatologiche o oculari o alterazioni degli enzimi epatici.
Vi sono invece casi in cui la malattia di Crohn non provoca una franca sintomatologia, e la diagnosi viene posta in corso di accertamenti radiologici o endoscopici eseguiti per altre ragioni.
Malattia di Crohn: come si diagnostica e come si cura
In presenza dei sintomi appena descritti, la malattia di Crohn può essere diagnosticata attraverso l’esecuzione di esami ematici, fecali e strumentali, tra cui:
- ecografia con studio delle anse intestinali
- colonscopia con visualizzazione di ileo e biopsie intestinali
- risonanza magnetica addominale con mezzo di contrasto.
Una volta effettuata la diagnosi, il trattamento per la malattia di Crohn prevede l’utilizzo di farmaci in grado di ridurre lo stato infiammatorio, come corticosteroidi, immunosoppressori e biologici.
Nel caso di complicanze intra-addominali, come stenosi intestinali con conseguente occlusione intestinale, fistole o ascessi, può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico.
Colite ulcerosa: quali sintomi
La colite ulcerosa (o rettocolite ulcerosa) si manifesta solitamente con diarrea cronica e presenza di sangue nelle feci, a cui spesso si associano altri sintomi e segni:
- urgenza defecatoria
- contrazioni spasmodiche e dolore allo sfintere anale (tenesmo rettale)
- dolori addominali
- febbre o febbricola
- dolori articolari
La colite ulcerosa è caratterizzata da episodi di riacutizzazione alternati a periodi di remissione. In una percentuale non trascurabile di pazienti, che si aggira intorno al 15%, possono manifestarsi gravi riacutizzazioni di malattia, caratterizzate da anemizzazione, disidratazione e febbre alta; in questi casi è indispensabile il ricovero ospedaliero urgente.
I pazienti con colite ulcerosa e malattia di Crohn localizzata al colon, hanno un rischio aumentato di sviluppare il carcinoma del colon-retto rispetto ai soggetti sani. Per questa ragione è importante che questi pazienti aderiscano alle terapie prescritte dal medico e che eseguano periodiche colonscopie di sorveglianza, per individuare e asportare precocemente eventuali lesioni pre-cancerose.
Colite ulcerosa: come si diagnostica e come si cura
L’iter diagnostico della colite ulcerosa prevede l’esecuzione di esami ematici e fecali e di esami strumentali come la colonscopia con biopsia e l’ecografia all’addome e delle anse intestinali.
Una volta che viene posta diagnosi di colite ulcerosa, la terapia farmacologica si avvale dell’utilizzo di mesalazina, corticosteroidi, immunosoppressori, farmaci biologici e di piccole molecole somministrate per via orale, i JAK-inibitori.
La terapia delle MICI viene stabilita dal clinico sulla base delle caratteristiche del paziente, della storia della malattia intestinali e delle caratteristiche della stessa e può essere modificata dallo specialista durante i periodici controlli di follow-up.
In alcuni casi, quando la malattia è persistentemente attiva, nonostante la corretta assunzione della terapia medica, o nei casi di colite grave può rendersi necessario l’intervento chirurgico di colectomia totale, ossia di rimozione del colon.
In Humanitas un centro specializzato per le malattie infiammatorie croniche intestinali
Per i pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali è di grande importanza afferire ad un centro di riferimento in grado di garantire la prescrizione di terapie mediche e chirurgiche di ultima generazione e i regolari controlli clinici, ecografici, radiologici ed endoscopici di follow up.
Il trattamento precoce della malattia e l’aderenza ad una corretta terapia possono limitare il danno intestinale permanente e migliorare il decorso della malattia e la qualità della vita dei pazienti.
Inoltre, poiché le MICI possono essere associate a manifestazioni articolari, cutanee, oculari ed epatiche, spesso diventa indispensabile un approccio multidisciplinare, grazie ad una stretta collaborazione con gli specialisti chirurghi, reumatologi, dermatologi, epatologi ed oculisti.
Presso IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano è attivo l’IBD Center – Centro Medico Chirurgico per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, guidato dal professor Alessandro Armuzzi, Responsabile dell’Unità Operativa Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, e dal professor Antonino Spinelli, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto.
Il Centro mette a disposizione dei pazienti l’ambulatorio KMORBO, convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale.
È possibile prenotare una prima visita specialistica allo 0282248282.
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