Il tumore dell’esofago è una malattia rara ma in preoccupante crescita: nel solo nord Italia colpisce 12 persone ogni 100.000, con un tasso di mortalità di 9,1 su 100.000. Estremamente aggressivo, ha una sopravvivenza a distanza molto limitata, spesso a causa di una diagnosi tardiva. Questa neoplasia ha registrato negli ultimi anni un considerevole aumento di incidenza (di 10 volte rispetto al decennio ‘70-‘80) nella sua forma più diffusa: l’adenocarcinoma, localizzato nel tratto inferiore dell’esofago.
Secondo gli esperti, nella maggioranza dei casi è la più grave delle conseguenze di una malattia benigna molto diffusa, il reflusso gastro-esofageo. Una patologia cronica in forte crescita, anche a causa dei ritmi frenetici della vita quotidiana che impongono pasti veloci e un regime alimentare scorretto. Il bruciore retrosternale (pirosi) è il sintomo principale del reflusso: ne soffre il 20-40% della popolazione adulta, e il 7% di questi soggetti lo avverte quotidianamente. A lungo andare, questa malattia può evolvere verso una patologia più complessa, detta “Esofago di Barrett”, una precancerosi che espone il paziente ad un rischio molto più alto (30-40 volte superiore) di sviluppare il tumore.
Ma impedire il reflusso può prevenire il tumore dell’esofago? E quali sono gli aspetti più attuali nell’ambito della diagnosi e della terapia della malattie esofagee? Saranno questi alcuni dei temi di discussione del convegno internazionale “Diagnosis and therapy of esophageal diseases in the third millennium”, riunione biennale della European Society of Esophagology-Group Europeen d’Etude sur le Maladies de l’Oesophage (ESE-GEEMO), la società scientifica europea che si occupa di malattie dell’esofago, che si terrà dal 17 al 19 marzo in Humanitas. Al congresso parteciperanno i più illustri esperti nazionali ed internazionali del settore. Dall’estero verranno tra gli altri Rudiger Siewert (Munich, Germania), Tom R. Demeester (Los Angeles, USA), Guy Bernard Cadiere (Brussels, Belgio), Claude Deschamps (Mayo Clinic, Rochester, USA), Arnulf H. Hölscher (Köln, Germania), Lars Lundell (Stockholm, Svezia). La segreteria scientifica è affidata al dottor Uberto Fumagalli Romario, caposezione di Chirurgia Esofago-Gastrica di Humanitas.
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