Il cervello è uno degli organi più affascinanti del nostro organismo, del suo funzionamento e di come mantenerlo attivo ha parlato il professor Giulio Maira, neurochirurgo in Humanitas, ospite in studio a Buongiorno benessere su Rai Uno.
“Il cervello è diviso in due emisferi e a differenza di altri organi duplici ma che hanno le stesse funzioni come i polmoni o i reni, i due emisferi cerebrali hanno funzioni completamente diverse. L’emisfero sinistro è quello della logica, del raziocinio, l’emisfero analitico dell’uomo di scienza; l’emisfero destro è invece quello della fantasia, della creatività, della sensibilità e dell’immaginazione, è più l’emisfero dell’artista. Spesso l’emisfero di sinistra è quello dominante e in esso sono presenti le aree importanti per il linguaggio: è grazie all’emisfero di sinistra che riusciamo a parlare, a capire cosa ci viene detto e cosa leggiamo in un libro. Nelle persone mancine invece, queste funzioni sono svolte dall’emisfero di destra. Dall’insieme integrato dei due emisferi nasce il funzionamento del nostro cervello”, ha spiegato il prof. Maira.
Amnesia, quando preoccuparsi?
“Amnesia vuol dire perdita della memoria. La memoria è una delle funzioni più importanti che abbiamo, noi siamo le nostre memorie: siamo i fatti, le persone e le situazioni che nel corso di tutta la vita si sono fissate nel nostro cervello. Con la memoria pensiamo al passato e progettiamo il futuro, è il collante della nostra mente. Talvolta la memoria la perdiamo; possiamo perderla per cose banali, perché oggi la vita è così veloce che ci richiede di memorizzare talmente tante informazioni che è come se avessimo un budget di attenzione limitato, e in questi casi non bisogna preoccuparsi. Qualche volta però la perdita di memoria indica la presenza di una malattia neurodegenerativa che sta procedendo, come la malattia di Alzheimer”, ha precisato lo specialista.
Il cervello ha bisogno di novità
“Oggi la vita ci porta a invecchiare sempre di più e tutti vorremmo farlo con un cervello molto attivo e che mantenga le proprie funzioni. Sulla base di dati scientifici possiamo dire che per invecchiare bene occorre avere una vita attiva, sia fisicamente sia intellettualmente; mangiare poco e in modo sano; dormire molto. Il cervello è come un muscolo, si sviluppa costantemente e inoltre si annoia, ha bisogno di essere stupito, ha bisogno di novità. Star fermi avanti alla televisione o fare sempre il solito cruciverba non stimola il cervello; è consigliabile fare cose nuove, come imparare a suonare uno strumento musicale, imparare una nuova lingua, leggere un libro, possibilmente a voce alta perché questo attiva più aree cerebrali, magari segnare i passi importanti e poi commentarli; è bene poi avere un atteggiamento positivo verso la vita e ridere”, ha concluso il prof. Maira.
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