Il dottor Bernhard Reimers, Responsabile della Cardiologia clinica e interventistica in Humanitas, è uno dei tre autori del volume “Percutaneous Intervention for Structural Heart Disease” edito da Springer.
Il manuale è dedicato alle procedure di intervento più utilizzate nell’ambito della cardiologia interventistica strutturale, con l’obiettivo di ottimizzare i risultati e minimizzare i rischi nel trattare patologie come la stenosi aortica, il rigurgito mitralico, i difetti interatriali e interventricolari. Le procedure sono illustrate passo dopo passo e sono frutto dell’esperienza di tre dei massimi esperti del settore a livello mondiale.
I cambiamenti nella cardiologica interventistica
Come ci spiega il dottor Reimers: “Negli ultimi anni, molti cambiamenti hanno interessato la cardiologia interventistica, in particolare nell’ambito del trattamento della valvola aortica e di quella mitralica. Si è trattato in un certo senso di piccole rivoluzioni, come l’introduzione dell’impianto valvolare aortico transcatetere. Questo ha permesso l’impianto di una bioprotesi, senza la necessità di un accesso chirurgico dal torace, anche in pazienti che in precedenza non potevano essere trattati o venivano sottoposti a intervento cardiochirurgico a elevato rischio.
In Humanitas effettuiamo circa 100-120 impianti di questo tipo all’anno e negli ultimi due anni abbiamo registrato una mortalità intra-ospedaliera inferiore all’1%. Si tratta di risultati importanti, che rendono evidente come oggi disponiamo di trattamenti sempre più sicuri ed efficaci, anche grazie alle nuove tecniche e ai nuovi manuali.
In questo volume ho messo a disposizione la mia esperienza, unendola a quelli dei massimi esperti mondiali nell’ambito della cardiologia interventistica, con l’obiettivo di condividere con i giovani medici e con i colleghi che praticano l’interventistica strutturale, le procedure di intervento più utilizzate affinché i trattamenti endovascolari delle valvole siano effettuati con sempre maggior sicurezza e dimestichezza”.
In Humanitas stretta collaborazione tra Cardiologia interventistica e Cardiochirurgia
“È poi essenziale una stretta collaborazione con la Cardiochirurgia, guidata in Humanitas dalla dottoressa Lucia Torracca, in primis per decidere quali pazienti beneficerebbero maggiormente dal trattamento endovascolare e quali da quello chirurgico. In Humanitas questa decisione viene presa dall’Heart Team, con un consulto multidisciplinare.
Inoltre la discussione relativa al trattamento di eventuali complicanze non sarebbe possibile senza l’interazione tra cardiochirurgo, chirurgo vascolare e anestesista, e anche questa è una prassi in Humanitas, che contribuisce a mantenere alto il nostro standard di trattamento”, ha concluso il dottor Reimers.
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