Il Cardinale Angelo Scola ha celebrato con la sua presenza i 20 anni di Humanitas, che nel 1996 ha aperto le porte ai primi pazienti. Accompagnato dal presidente Gianfelice Rocca e dai vertici amministrativi e sanitari dell’ospedale, il Cardinale di Milano ha fatto visita ai pazienti ricoverati nel Cancer Center e celebrato una messa alla quale hanno partecipato i degenti e le loro famiglie.
“La dignità umana, pur nella prova, è molto più grande di qualsiasi malattia. Questo è un luogo privilegiato di cura, di ricerca e di missione”, ha detto il Cardinale, rivolgendo un pensiero particolare a chi lavora, ogni giorno, all’interno dello realtà ospedaliere, vero spazio “in cui la cultura in senso pieno si attua e si effonde a ogni a ogni livello dell’umana esistenza. Questo dà orientamento e un senso preziosissimo al vostro lavoro e al dolore dei pazienti e dei familiari”.
In un contesto di cura – ha sottolineato il Cardinale Scola – entrano in gioco tre componenti fondamentali: “Il malato, i familiari e tutti coloro che contribuiscono a quel tentativo che è certamente uno dei più elevati al mondo, dare benessere fisico e salute a chi domanda di poter guarire”.
In conclusione, l’Arcivescovo ha voluto fare un preciso riferimento al nome di “Humanitas”: “Un termine di grande responsabilità, perché – spiega il Cardinale – la medicina non è solo clinica, non è solo una scienza, ma è un insieme di scienze tenute insieme dall’arte terapeutica che utilizza, appunto, molte scienze e conoscenze. Questo può far crescere il gusto e la bellezza del vivere”.
Qui il link di TGR Lombardia per rivedere il servizio (dal minuto 12’15”).
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