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Cancer Center: così “la voce della cura” accompagna i pazienti nel loro percorso

Un progetto di accoglienza unico in Europa. Dalla collaborazione tra Humanitas e Chora Media nasce il podcast “La voce della cura”: 10 episodi per accompagnare le 2.600 persone che ogni anno si rivolgono al Day Hospital Oncologico. 21 specialisti di Humanitas Cancer Center raccontano le tappe del percorso di cura e portano “dietro le quinte” della preparazione di complesse terapie, sempre più personalizzate.

“Se mi stai ascoltando, probabilmente ti trovi nella sala di attesa con le pareti arancioni. In questo podcast ti racconterò tutto quello che ti aspetta durante la tua giornata in Day Hospital. Ci sono 4 tappe alternate da varie attese. Io sono qui con te per accompagnarti e raccontarti come funziona il Day Hospital Oncologico”. Chi parla è Giulia, audio-guida del Day Hospital Oncologico di Humanitas Cancer Center, nel podcast “La voce della cura” realizzato dall’Ospedale con Chora Media, società leader nella produzione di podcast.

Obiettivi del progetto: accompagnare e informare le persone che devono affrontare le terapie oncologiche, a vantaggio di una maggiore consapevolezza. Un progetto che non ha eguali nei Cancer Center d’Europa e che viene inaugurato da Humanitas in occasione della Giornata Mondiale del Cancro, del 4 febbraio.

«Nella missione del Cancer Center, che ogni anno accoglie 7.000 nuovi pazienti, c’è prendersi cura in maniera completa delle esigenze di queste persone – spiega il Prof. Armando Santoro, Direttore di Humanitas Cancer Center -. Aggiornamento continuo del personale e tecnologie mediche all’avanguardia sono fondamentali tanto quanto una corretta e completa informazione. Per questo scopo, i nuovi strumenti di comunicazione possono essere un valido supporto che ci consente di stare ancora più vicini ai nostri pazienti».

«Questo progetto dimostra come l’audio possa essere uno strumento efficace per accompagnare i pazienti nei percorsi di cura. La voce – continua Mario Calabresi, Ceo e Editor in Chief di Chora Media – ha la caratteristica di essere rassicurante, capace di costruire un rapporto di fiducia e di dare risposte a domande, paure e dubbi. L’idea del podcast è di avere sempre a portata di mano tutto ciò che è necessario sapere, per non essere mai soli».

Alle persone in ospedale basta inquadrare i QR Code sulle pareti del Day Hospital Oncologico, in prossimità delle aree dedicate alle tappe della terapia, per accedere al podcast su Spotify e su tutte le piattaforme. Per facilitare l’ascolto, inoltre, i volontari della Fondazione Insieme con Humanitas mettono a disposizione tablet e cuffie. Anche il nuovo sito del Cancer Center, che ha cambiato veste e organizzazione per essere ancora più vicino ai pazienti, propone la speciale audio-guida.

10 episodi per orientarsi e conoscere le terapie oncologiche

Il podcast “La voce della cura” è suddiviso in 10 episodi da 20 minuti l’uno, che corrispondono alle tappe del Day Hospital Oncologico:

  • ingresso nell’area di Day Hospital
  • accettazione
  • esami del sangue
  • visita oncologica
  • preparazione della terapia in farmacia
  • somministrazione della terapia

Seguono approfondimenti sulla cura del corpo e della mente durante le terapie, un focus sulla nutrizione e uno sui possibili effetti collaterali, per affrontarli con consapevolezza.

«Gli episodi cercano di rispondere alle domande più diffuse delle persone avviate alla chemioterapia, all’immunoterapia, alla terapia a bersaglio molecolare o a una combinazione di queste – spiega il Prof. Paolo Zucali, Responsabile Day Hospital Oncologico di Humanitas -. Sono terapie personalizzate, in evoluzione, che ad ogni seduta vengono preparate nella Farmacia ospedaliera sulla base degli esami e della visita oncologica, un processo che richiede alcune ore e che, attraverso il podcast, le persone potranno scoprire più da vicino».

Insieme a Giulia Rocco, comunicatrice scientifica ed esperta podcaster del team di Chora Media, intervengono 21 professionisti del Cancer Center di Humanitas: dal servizio di accoglienza agli infermieri, dai farmacisti agli oncologi ed onco-ematologi, fino agli psicologi e ai nutrizionisti. Persone che i pazienti incontreranno realmente lungo il loro cammino ma anche coloro che, dietro le quinte, rendono possibili le terapie.

«La diagnosi di tumore proietta le persone in un universo sconosciuto che, fino a quel momento, consideravano lontano da sé. E questo può generare preoccupazione – spiega la Dott.ssa Rita De Sanctis, Oncologa di Humanitas Cancer Center –. All’interno di un ciclo di chemioterapia, ad esempio, ogni seduta è un momento a sé. Può capitare di non poter procedere con l’infusione perché i valori degli esami del sangue, quel giorno, non lo consentono. Conoscere in anticipo queste informazioni scientifiche e mediche, può essere di aiuto per affrontare più serenamente il percorso».

«Quando una persona riceve una diagnosi di tumore non si imbatte solo in una quotidianità nuova, in una serie di procedure nuove, ma anche in un insieme di parole nuove che spesso hanno a che fare con il lessico medico scientifico che può risultare difficile, minaccioso o oscuro – così lo scrittore Paolo Giordano, responsabile della cura editoriale del podcast -. Sappiamo quanto il fatto che i pazienti siano consapevoli di quello che attraversano e che possano partecipare al percorso di cura, sia importante. Molte volte succede che tutti noi pazienti ci rivolgiamo ad Internet cercando delle informazioni con risultati spesso più controproducenti che altro. “La voce della cura” nasce con lo scopo di colmare alcuni di questi dubbi e vuoti. Una voce che, letteralmente, parla all’orecchio delle persone che trascorrono la loro giornata in Humanitas, prendendosi il tempo di spiegare cosa stanno attraversando passo dopo passo. Non intende ovviamente sostituirsi a nessuna delle figure essenziali e professionali che si incontrano in ospedale, ma aggiungere un piccolo supporto, una voce amica e di accompagnamento, che possa illuminare un po’ di più questo nuovo e strano percorso».

Hanno dato un contributo al podcast Salvo Filetti, esperto Hair Designer, Ugo Vivone di Officine buone, Margarita Gjloshi, infermiera Case Manager della Breast Unit di Humanitas che collabora con La forza del sorriso Onlus, Cristina Barberis Negra del progetto Sorrisi in Rosa e la Dott.ssa Alexia Bertuzzi, Oncologa Responsabile del progetto AYA di Humanitas, dedicato ad adolescenti e giovani adulti alle prese con un tumore. AYA e Sorrisi in Rosa sono sostenuti da Fondazione Humanitas per la Ricerca.

I numeri dal cancro in Italia

Si stima che le persone che hanno ricevuto una nuova diagnosi di cancro nel 2022 siano 390.700 con un incremento di 14.100 casi in due anni, secondo il Rapporto “I numeri del cancro in Italia 2022”, e di questi, circa un terzo (133.821) effettuano le terapie mediche nei Day Hospital Oncologici, secondo i dati FAVO relativi al periodo 2020 (14° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici – 2022). In Italia, le neoplasie più frequenti nella popolazione generale, in aumento rispetto al 2020, sono il tumore della mammella (+0,5%), che è al primo posto anche tra i tumori femminili, il tumore del colon-retto (+1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne), il tumore del polmone (+1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne), il tumore della prostata (+1,5%), che è il più frequente tra i maschi, e il tumore della vescica (+1,7% negli uomini e +1,0% nelle donne). Dopo mammella, colon-retto e polmone, i tumori più frequenti nelle donne sono quello dell’endometrio e della tiroide, mentre per i maschi, gli organi più colpiti sono prostata, polmone, colon-retto, vescica e stomaco

L’impegno di Humanitas nella Ricerca sul cancro

Oltre a offrire le migliori cure disponibili in ambito oncologico – anche grazie agli studi clinici di fase I e di fase II e III condotti presso il Cancer Center – Humanitas è in prima linea nel migliorare, attraverso la Ricerca Scientifica, le terapie di domani. Un impegno sostenuto da Fondazione Humanitas per la Ricerca.

Nei laboratori di Humanitas, diversi gruppi sono impegnati a studiare le strategie che consentono ai tumori di controllare e rieducare a proprio vantaggio le cellule del sistema immunitario. Per farlo vengono utilizzate tecnologie di frontiera capaci di analizzare la massa tumorale e il microambiente che la circonda a livello di singola cellula. Gli obiettivi sono molteplici:

  • identificare nuove molecole ad azione anti-tumorale;
  • mettere a punto dei vaccini terapeutici in grado di aiutare i globuli bianchi a riconoscere il tumore;
  • comprendere come il microbiota influenzi il decorso della malattia e l’azione del sistema immunitario;
  • identificare dei marcatori che possano essere rilevati attraverso esami non invasivi, come un prelievo del sangue, in grado di supportare la diagnosi precoce e la scelta mirata delle terapie.

Gruppi di ricerca traslazionale – composti da medici, bioinformatici e bioingegneri – lavorano inoltre a soluzioni ad alto contenuto tecnologico per rispondere ad alcune delle sfide cliniche e chirurgiche in ambito oncologico. Tra i progetti attivi, c’è l’impiego di intelligenza artificiale e di dati virtuali per guidare le scelte terapeutiche nei tumori del sangue, possibile grazie alla presenza, in Humanitas, di un AI Center dedicato; o ancora lo sviluppo in stampa 3D di organoidi artificiali, per testare nuovi strumenti e procedure di intervento in ambiti chirurgici ad alta complessità, come nel caso del pancreas. 

Humanitas Cancer Center

Humanitas Cancer Center, inaugurato nel 2010, è un centro specialistico per la cura, la ricerca e lo sviluppo di nuove terapie nell’ambito delle patologie oncologiche ed emato-oncologiche. Accoglie oltre 30.000 pazienti, con 7.000 nuovi pazienti trattati ogni anno. Diretto dal Prof. Armando Santoro, il Cancer Center ha ottenuto negli anni vari accreditamenti nazionali ed internazionali.

È caratterizzato da un team di professionisti di grande esperienza, competenze interdisciplinari, percorsi organizzati per patologia e terapie personalizzate, facilities per il paziente (come cure domiciliari, servizi di nutrizione clinica e supporto psicologico), tecnologie all’avanguardia, ricerca clinica traslazionale e di base in stretta collaborazione con i migliori centri internazionali. Il tutto all’interno di un policlinico, l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, dotato anche di Pronto Soccorso, per dare risposta alle necessità di cura dei pazienti.

Sono circa 2.600 all’anno le persone che necessitano di un percorso nel Day Hospital Oncologico (DHO) per chemioterapia, immunoterapia, terapie a bersaglio molecolare o una combinazione di queste. Molti dei pazienti in cura sono inseriti in protocolli di Ricerca che si sviluppano sia nel DHO sia in un reparto ad hoc. Durante la pandemia da Covid-19, il Cancer Center di Humanitas non si è mai fermato continuando a garantire le cure e predisponendo percorsi separati per tutelare la sicurezza dei pazienti. Dal 2020 l’Ospedale ha potenziato televisite, teleconsulti e tumor board (confronti tra specialisti) a distanza.

La voce della cura

È un podcast di Chora Media per Humanitas. È scritto da Giulia Rocco, Enrico Bergianti e Agnese Baini. La cura editoriale è di Paolo Giordano. Il coordinamento interno è di Paolo Pedemonte. La post produzione è di Emanuele Moscatelli. La supervisione del suono e della musica è di Luca Micheli. La fonica di presa diretta è Aurora Ricci. Il fonico di studio è Emanuele Moscatelli. Il producer è Alex Peverengo.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
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