In Italia, secondo i dati riportati dal Ministero della Salute, si stima che circa il 5% della popolazione (circa 3 milioni di persone) soffra di asma bronchiale e che il 10% delle persone asmatiche abbia una forma di asma grave (circa 300.000 persone).
Insieme al dottor Sebastian Ferri, pneumologo dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano e presso i centri medici Humanitas Medical Care, vediamo che cos’è l’asma grave, quali sono i sintomi e come gestirla.
Asma grave: che cos’è e quali sono le cause
L’asma è considerata grave quando le terapie inalatorie ad alti livelli non riescono a controllarla con conseguenti crisi asmatiche gravi che portano a frequenti visite mediche, ricoveri e cicli di corticosteroidi. Questa forma di asma può gravemente influenzare la vita quotidiana di chi ne soffre, compromettendo la socialità, il lavoro e la vita personale.
L’asma grave può avere molteplici fattori scatenanti e predisponenti, tra cui:
- fattori ambientali come pollini, profumi intensi, fumo e variazioni climatiche;
- risposte immunitarie a virus, batteri e allergeni che infiammano le vie respiratorie;
- fattori individuali come sedentarietà, predisposizione genetica ed età;
- condizioni correlate come sinusite, poliposi nasale e obesità.
Asma grave: quali sono i sintomi
I sintomi dell’asma grave comprendono:
- difficoltà respiratorie;
- tosse continua;
- sensazione di costrizione od oppressione toracica;
- respiro sibilante.
Inoltre, l’asma grave può essere associata a rinosinusite cronica con poliposi nasale, cosa che può rendere l’asma più severa per associata ostruzione anche a livello nasale.
Asma grave: gli esami per una corretta diagnosi
La diagnosi si avvale di esami quali test di broncodilatazione farmacologica o test di provocazione bronchiale, volti a fornire una conferma funzionale. Una diagnosi corretta è cruciale non solo per riconoscere in maniera adeguata la malattia, ma anche per iniziare un trattamento appropriato e personalizzato, mirato a migliorare la qualità di vita del paziente e a rallentare l’aggravamento della condizione.
Occorre poi determinare il tipo di asma (fenotipo) e riconoscere eventuali malattie concomitanti che potrebbero destabilizzarla.
I progressi della Ricerca sull’asma hanno stabilito che, in oltre la metà dei casi, le forme più gravi della malattia sono legate a un fenotipo di infiammazione di tipo 2. Questa infiammazione è causata dalla reazione del sistema immunitario a fattori scatenanti come allergeni, virus o batteri. L’infiammazione di tipo 2 è anche all’origine di altre condizioni mediche frequentemente presenti in persone con asma grave, come:
- dermatite atopica;
- poliposi nasale;
- rinite allergica;
- esofagite eosinofila.
Individuare correttamente il fenotipo e le patologie associate è fondamentale per un trattamento specifico e su misura per il paziente. L’infiammazione di tipo 2 per esempio è spesso refrattaria al trattamento con corticosteroidi inalatori; potrebbe rispondere ai corticosteroidi orali, ma gli effetti collaterali gravi a essi associati richiedono che si indaghino altre opzioni terapeutiche, come i farmaci biologici.
Perché l’asma grave è difficile da gestire?
La gestione dell’asma grave è complessa perché molti pazienti tendono a sottovalutare la loro condizione, cercando aiuto specialistico solo in fasi avanzate, quando l’infiammazione ha già causato alterazioni strutturali e compromesso la qualità della vita.
Spesso inoltre la terapia non è adeguata: si ricorre a cicli di corticosteroidi sistemici che offrono un beneficio rapido, ma non controllano i sintomi a lungo termine e possono causare effetti collaterali seri, talvolta permanenti per l’organismo. Questo può portare a riacutizzazioni sempre più frequenti, un rimodellamento delle vie aeree con conseguente riduzione della capacità polmonare e crisi asmatiche più intense e ravvicinate. Se non si interviene, l’asma grave può evolvere in insufficienza respiratoria o crisi respiratorie gravi che potrebbero compromettere la vita del paziente.
L’approccio terapeutico all’asma si basa principalmente sulla terapia inalatoria e sull’identificazione e trattamento dei vari fattori che possono peggiorare la malattia. Il trattamento necessita di essere personalizzato, applicato con costanza e concordato con il medico di riferimento. Nelle forme più severe di malattia e in casi selezionati, infine, è possibile ricorrere a farmaci biologici che intervengono direttamente sull’infiammazione che genera e mantiene l’asma bronchiale, interrompendo quel circolo vizioso che è alla base della severità stessa di malattia.
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