Lo scorso 3 dicembre, nell’Auditorium dell’Istituto Clinico Humanitas, alla festa di Natale della Fondazione ARIEL hanno partecipato più di cento bambini con le loro famiglie. Ad accoglierli c’erano gli operatori e i responsabili di ARIEL, che si occupa dell’assistenza dei bambini affetti da paralisi cerebrale infantile. Ed è arrivato anche Babbo Natale, che ha portato pacchi regalo e peluche per tutti. L’animatore della giornata è stato Gianni Cinelli, cabarettista di Zelig.
La festa è iniziata con i saluti del presidente di ARIEL, l’avvocato Tomaso Quattrin, e del direttore, il professor Nicola Portinaro. Dopo i canti di Natale del Coretto “Sant’Angelo” di Rozzano, sono partiti i giochi. Gianni Cinelli ha estratto i numeri, trovando uno scherzo e un sorriso a ogni regalo consegnato. Per gli adulti il premio più ambito era un fine settimana in un agriturismo in Toscana, mentre per i più piccoli, che avevano tutti un numero assegnato, tanti pupazzi e calze piene di doni. Alla fine della festa il buffet e lo scambio degli auguri.
“È stata una giornata bellissima, tutti si sono divertiti – dice Luisa Mondorio, responsabile operativo di ARIEL -. I bambini soprattutto hanno fatto amicizia tra loro, hanno fatto gruppo. E le famiglie sono venute non solo da tutta la Lombardia ma anche da Piemonte, Liguria, Emilia Romagna. Nonostante la neve”.
Il Centro ARIEL
ARIEL, centro diretto dal prof. Nicola Portinaro, lavora con l’obiettivo di costituire una rete socio-sanitaria che coinvolga tutti gli specialisti e metta in relazione le principali risorse per la disabilità, in modo da poter indirizzare le famiglie verso il servizio più vicino e più adatto alle loro esigenze. In campo medico,la d.ssa Francesca Pulvirenti, assistente medico di ARIEL, fornisce alle famiglie, una volta verificate le loro esigenze, l’indicazione delle strutture sanitarie specialistiche presso cui trovare una risposta alla necessità terapeutica espressa. L’obiettivo è costruire un network che coinvolga diversi specialisti sul territorio nazionale. Questo lavoro di rete non si limita all’ambito sanitario, si estende anche al settore psicologico e socio-assistenziale. L’attività di sostegno psicologico di ARIEL, svolta sia dal dott. Andrea Dondi che dalla d.ssa Simona Arminio, si è concretizzata sia presso il centro con colloqui di consulenza e sia nei percorsi formativi per le famiglie. Tali corsi vengono tenuti presso l’Istituto Clinico Humanitas e, per agevolare le famiglie che abitano in altre province, presso le sedi dei comuni di residenza. Responsabile dell’organizzazione dei corsi è Luisa Mondorio, già responsabile operativo di ARIEL. Dal punto di vista socio-assistenziale l’assistente sociale di ARIEL, dott.ssa Valeria Romaniello fornisce informazioni su varie problematiche legate alla disabilità: le richieste delle famiglie vengono valutate e seguite da ricerche e contatti con i servizi sociali e altri enti del territorio di residenza, con lo scopo di confrontare le risorse esistenti e verificare la correttezza delle informazioni. A tale proposito, ARIEL ha stilato un Vademecum, costantemente aggiornato, per raccogliere in un’unica fonte le principali informazioni utili per chi si trova per la prima volta alle prese con difficoltà e dubbi legati alla disabilità del proprio bambino. ARIEL mantiene sempre un contatto con le famiglie, per seguirne il percorso e valutare se la richiesta presentata è stata effettivamente soddisfatta.
A cura della Redazione
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