“La simulazione è il futuro della formazione in ambito anestesiologico“. Così il dott. Enrico Barbara, responsabile di Anestesia e Rianimazione di Humanitas Mater Domini che lo scorso 28 marzo, insieme al dott. Marco Scardino, anestesista e rianimatore presso l’Unità Operativa di Ortopedia dell’Anca e Chirurgia Protesica, ha diretto un corso di formazione teorica e sul campo per medici dedicato alla gestione delle vie aeree.
Qual è il significato del corso?
NAP4 (National Audit Project), lo studio più recente e approfondito dedicato alle complicazioni legate alla gestione delle vie aeree, ha messo in evidenza che le maggiori criticità in ambito anestesiologico sono legate all’intubazione. Di qui la necessità di condividere un modello che faciliti la previsione delle difficoltà e garantisca comportamenti appropriati al fine di ottenere la maggiore sicurezza. La rapidità è un elemento cruciale per la sopravvivenza del paziente, nel caso di vie aeree difficili impreviste è pochissimo il tempo a disposizione per la scelta decisionale e l’esecuzione della manovra.
Quali sono i vantaggi di una simulazione pratica?
“Le simulazioni, grazie al supporto tecnologico, hanno il pregio di introdurre direttamente il professionista in un ambiente che riproduce la situazione reale. – commenta il dott. Barbara – Fiore all’occhiello di questa sessione sono stati proprio i simulatori, manichini che ricreano in modo realistico l’apparato respiratorio e danno la possibilità di intervenire con pratiche di intubazione”.
Saranno riproposti analoghi contesti formativi in Humanitas?
Il corso tenutosi lo scorso 28 marzo è stato il primo in ambito anestesiologico proposto in Humanitas. “Siamo fermamente convinti che la macro-simulazione sia il futuro della formazione nel nostro settore – commenta il dott. Barbara. – Proprio per questo, è già stata definita la data della prossima sessione formativa, fissata per il prossimo 28 novembre. Prevediamo il coinvolgimento di 50 medici e l’installazione di almeno sei piattaforme”.
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