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Agopuntura e dolore: Congresso Internazionale a Milano e lavori scientifici in Humanitas

Il 26 e il 27 gennaio Milano ha ospitato il congresso internazionale “Dolore e agopuntura” organizzato dalla Società Italiana di Agopuntura (SIA), la Scuola SoWen di Milano e Humanitas. Trenta relatori provenienti da tutto il mondo hanno illustrato il ruolo dell’agopuntura nella gestione del dolore e condiviso la loro esperienza sull’impiego ospedaliero e ambulatoriale dell’agopuntura. Tra loro anche alcuni specialisti di Humanitas.

Gli obiettivi del congresso: diffondere e condividere conoscenza e consapevolezza sull’agopuntura

Fare il punto sullo stato dell’arte di questa disciplina e accrescere la conoscenza dell’agopuntura e delle sue applicazioni contro il dolore presso chi già la pratica; ma anche promuovere l’informazione tra medici e quindi pazienti e infine sensibilizzare le istituzioni sanitarie affinché possano valutarne l’utilità di inserimento di prestazioni a scopo antalgico nei servizi ospedalieri. Questi gli obiettivi della kermesse, che davanti ad oltre 350 esperti, ha presentato risultati e dati di trial clinici conseguiti in centri ospedalieri nazionali ed internazionali e supportati dall’analisi della letteratura scientifica.

“Nell’ultima decade la letteratura dedicata all’agopuntura e alle sue applicazioni si sta rapidamente moltiplicando – ha detto la dott.ssa Roberta Monzani, responsabile dell’ambulatorio e docente di Medicina Tradizionale Cinese presso il Centro Studi So-Wen di Milano e anestesista Responsabile del Day Hospital Chirurgico in Humanitas  -: è ancora difficile portare avanti lavori scientifici perché è difficile trovare colleghi e collaboratori che siano propositivi in questa disciplina e nei confronti di questo approccio”, ha però ammesso Monzani.

Il trattamento con agopuntura “non è ancora del tutto condiviso, è ancora diffusa l’idea tra i medici che questo approccio non abbia una adeguata dignità scientifica, semplicemente per non conoscenza della materia”. “In realtà in Cina o in Vietnam, è tuttora la terapia di prima scelta, ci sono ospedali che hanno un imprinting totalmente basato sulla medicina tradizionale  cinese”

Gli studi e le applicazioni dell’agopuntura in Humanitas 

Tra i servizi ambulatoriali offerti da Humanitas c’è anche l’ambulatorio di agopuntura dove si trattano diversi tipi di dolori e disturbi tra cui cefalea, insonnia, reflusso gastroesofageo, colon irritabile, problematiche ginecologiche, fenomeni allergici. 

In occasione del congresso internazionale alcuni specialisti di Humanitas hanno presentato alcune applicazioni di questa disciplina,  tra cui la dott.ssa Monzani, il dott. Fabio Intelligente e la dott.ssa Benedetta Basta.

La dott.ssa Monzani ha presentato una relazione intitolata “Analgesia intraoperatoria con elettroagopuntura: un’utile alternativa all’anestesia generale”. “Scopo di questo studio è stato quello di utilizzare l’agopuntura in alcuni interventi chirurgici elettivi e per pazienti con elevato rischio clinico e di valutarne vantaggi e svantaggi”, ha spiegato Monzani.  

“In occidente questa tecnica ha indicazioni tuttora limitate e trova applicazione soprattutto nei casi in cui è controindicata l’anestesia tradizionale, anche se talvolta sono i pazienti stessi a richiedere un approccio “non farmacologico” per risolvere i loro problemi di salute, sia medici che chirurgici – ha spiegato l’anestesista -. L’analgesia con elettroagopuntura è utilizzata elettivamente nella chirurgia del capo, del collo, del torace, della regione perineale, nel taglio cesareo e nella chirurgia ortopedica.  Trova un minore impiego nella chirurgia addominale in quanto non garantisce un rilasciamento muscolare sufficiente e le trazioni sui visceri e sui mesi non sono rese totalmente indolori”.

“Tutti gli autori occidentali che hanno usato questa metodica riferiscono un risultato da soddisfacente a buono per l’analgesia intraoperatoria e molto buono per il decorso postoperatorio – ha spiegato Monzani -. Sulla base della mia esperienza ritengo l’analgesia intraoperatoria con elettroagopuntura un valido metodo applicabile con successo per interventi chirurgici selezionati, per pazienti adeguatamente preparati ed in tutti quei casi in cui sussistono controindicazioni alle tecniche anestesiologiche tradizionali”.

“È comunque indispensabile un lavoro di equipe – ha chiarito la dottoressa -:la collaborazione del chirurgo, che deve essere delicato ma deciso nelle sue manovre, la collaborazione del paziente, che deve essere adeguatamente informato e preparato, il ruolo dell’anestesista che deve essere anche un agopuntore”. “La semplicità di esecuzione, la buona tollerabilità da parte del paziente ma soprattutto la dimostrata assenza di effetti collaterali ed il buon grado di analgesia raggiunto nella maggior parte dei casi, configurano questa tecnica come una valida alternativa all’anestesia generale o loco-regionale”, ha concluso.

Agopuntura e fibromialgia: la relazione presentata dal dott. Fabio Intelligente

Gli specialisti di Humanitas dott. Marco Maiola e dott. Fabio Intelligente hanno presentato una relazione, scritta insieme al dott. Alberto Lomuscio dal titolo “Fibromialgia: analisi della letteratura scientifica ed esperienze personali”.

“Non abbiamo realizzato studi clinici controllati sui nostri pazienti affetti da fibromialgia, per cui ci limiteremo ad esporre la nostra esperienza clinica raccolta in diversi anni di lavoro ambulatoriale con agopuntura”, hanno specificato gli specialisti. “Nella nostra esperienza emergono alcuni elementi clinici che si sono rivelati utili per attenuare la sofferenza dei pazienti con fibromialgia, pur rimanendo sempre molto marcato il divario di risposta individuale, nel senso che si passa da pazienti che hanno remissioni importanti della sintomatologia, ad altri che non risentono se non in minima misura degli effetti della terapia agopunturistica”.

Tra le evidenze riscontrate in seguito a trattamenti con agopuntura sottolineate dagli autori del paper ci sono: una “riduzione del dolore, che talora si manifesta con remissioni pressoché complete che possono durare anche per lunghi periodi (fino a un mese), per poi ricomparire, e in questi casi può essere utile, dopo il ciclo di sedute di agopuntura (solitamente 10-12), continuare con una seduta al mese di mantenimento”; un “marcato miglioramento della qualità del sonno, che in genere induce un maggior benessere generale nel paziente” e “la sensazione di un aumento di energia generale, in pazienti nei quali l’astenia rappresenta un elemento molto importante della malattia, che disturba molto il paziente e ne peggiora sensibilmente la qualità di vita”.

“In questo modo  – concludono i tre specialisti – i pazienti si sentono realmente presi in carico dal medico, e anche se dal punto di vista strettamente sintomatico non si ottengono risultati straordinari, tuttavia la loro qualità di vita migliora, la loro tolleranza al dolore aumenta, e il migliorato tono dell’umore li rende più inclini a lottare e più pieni di speranza di poter controllare la malattia”.

Elettroagopuntura e dolore postoperatorio: applicazioni dopo mastectomie presentate dalla dott.ssa Benedetta Basta

Si è concentrata, infine, sul dolore postoperatorio la relazione della dott.ssa Benedetta Basta, anestesista del servizio del Day Hospital Chirurgico Humanitas Research Hospital.

Il tumore al seno è il tumore maligno più comune nelle donne. La mastectomia rimane il trattamento chirurgico cardine per il 37-40% delle pazienti con carcinoma mammario.  “La mastectomia con la ricostruzione contemporanea è un intervento che sviluppa frequentemente un dolore cronico persistente dopo l’intervento chirurgico, è segnalato nel 25-60% di tutti casi – ha spiegato Basta -. E’ una condizione difficile da trattare, che può durare anni o talvolta diventare permanente e influenzare negativamente la qualità della vita delle pazienti”. 

Nel biennio 2015-2017 quarantaquattro pazienti hanno ricevuto due sedute di elettroagopuntura dopo una mastectomia e ricostruzione: stando ai risultati e ai dati presentati dalla dott.ssa Basta, relativi a questa applicazione “l’elettroagopuntura potrebbe essere considerata un trattamento adiuvante per il controllo del dolore dopo mastectomia con ricostruzione plastica”.

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