COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
0282246280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Acne tardiva: i sintomi e la cura

Nonostante l’acne sia conosciuta come un disturbo dell’adolescenza, in realtà può presentarsi anche più tardi, dopo i 25 anni e in persone ormai adulte (chiamata, in questo caso, acne tardiva). L’acne, infatti, è un’infiammazione della pelle che comporta la presenza sul viso (ma anche in altre parti del corpo) di punti neri e bianchi, pustole, noduli e cisti e che, se non curata al meglio, può comportare l’insorgenza di macchie e cicatrici che restano nel tempo. 

Come si interviene su questo disturbo e cosa bisogna fare per mantenere la salute della pelle? Ne parliamo con la dottoressa Paola Facheris, dermatologa presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. 

Acne: le cause 

Le cause che contribuiscono alla comparsa dell’acne sono molteplici. Alterazioni nella composizione del sebo e nel ricambio cutaneo, a volte indotte dai cambiamenti ormonali (come in adolescenza, ma anche in alcuni casi di acne dell’adulto), portano all’ostruzione dei pori della pelle, o meglio dell’unità pilo-sebacea, quella struttura della pelle dove coesistono ghiandole sebacee e peli. Le cellule cutanee ormai morte, infatti, invece che esfoliarsi e distaccarsi normalmente, in presenza di un eccesso di sebo si accumulano all’interno dei pori, ostruendoli. Il sebo che viene prodotto, inoltre non è solo prodotto in quantità eccessive, ma ha anche una composizione alterata, che comporta infiammazione e che influenza la normale attività dei batteri fisiologicamente presenti sulla cute. L’acne si sviluppa il più delle volte sulla pelle del viso, ma può insorgere anche sulla schiena, sulle spalle, sul collo e sul petto. 

L’acne che compare in età adulta è una disfunzione sempre più diffusa, che interessa in particolar modo la popolazione femminile tra i 25 e i 30 anni ma non è raro che insorga anche successivamente, per esempio in perimenopausa e menopausa. Le persone interessate da acne tardiva non sono necessariamente state colpite da acne durante l’adolescenza, ma potrebbero svilupparla per la prima volta. 

Acne: i sintomi

Vengono spesso chiamati genericamente “brufoli”, ma l’acne è caratterizzata da manifestazioni differenti. Tra queste, infatti, ci sono i comedoni chiusi e aperti, chiamati anche punti bianchi e punti neri, le pustole, ovvero le formazioni con l’estremità superiore gialla o bianca (quelle che più comunemente vengono chiamati “brufoli”), le papule, ossia piccoli rilievi rosa della cute, e i noduli e le cisti sottocutanee, che sono lesioni più profonde e severe. L’acne si può presentare con diversi gradi di gravità (lieve, moderata e severa) a seconda del numero e del tipo di lesioni presenti sulla pelle. Nella maggior parte dei casi l’acne tardiva compare nella zona mandibolare, ma può colpire anche altre aree del viso e talvolta del corpo. Chi è interessato da questo disturbo può sviluppare anche sensazioni di prurito e, talvolta, anche di dolore

Lo stress può far venire l’acne? 

L’acne tardiva si associa a una serie di fattori di rischio: sebbene, infatti, la familiarità sia un importante fattore predisponente per questo disturbo, vi sono alcune concause esterne che possono aumentare la possibilità di sviluppare acne. Lo stress è uno dei fattori di rischio per l’insorgenza di acne, poiché in presenza di stress prolungato l’organismo è portato a una sovrapproduzione di ormoni con effetto androgeno, la cui azione stimola le ghiandole sebacee e i follicoli innescando il processo alla base dell’acne. 

Un altro fattore di rischio è rappresentato dall’assunzione di alcuni farmaci, ma anche di integratori orali o l’uso di prodotti per la cura della pelle, non adeguati per la propria cute. Sono infatti in aumento le reazioni cutanee cosiddette “acneiformi” indotte da prodotti cosmetici o sostenute dall’uso improprio di integratori alimentari. Non solo quando si parla di farmaci, quindi, ma anche quando si parla di cura della pelle, è importante seguire le prescrizioni mediche e usare quei prodotti che meglio si integrano con le necessità della propria pelle. 

Come si cura l’acne tardiva? 

I trattamenti a disposizione per curare l’acne dell’adulto sono svariati e vengono valutati dallo specialista dermatologo in base alle specifiche necessità e alle condizioni cliniche del singolo individuo, in base alle eventuali patologie concomitanti, ai trattamenti farmacologici già in atto e ai fattori predisponenti.

In generale, per l’acne lieve vengono prescritti detergenti specifici, creme antisettiche, antibiotiche e retinoidi topici ad azione sebonormalizzante e levigante. Per l’acne moderata non responsiva ai trattamenti locali, invece, può essere necessario il ricorso a una terapia antibiotica per bocca e, nei casi più gravi, a terapia con retinoidi orali. In fase di visita sarà il dermatologo a stabilire se servano ulteriori esami di approfondimento. 

Vi sono poi alcuni consigli che possono interessare tutte le persone con acne e riguardano le norme comportamentali da seguire. In particolare è consigliato effettuare due volte al giorno, mattina e sera, la detersione del viso con prodotti specifici, idratare la cute con creme non comedogeniche, non usare cosmetici troppo aggressivi per la propria pelle, seguire un’alimentazione equilibrata e mantenere bassi i livelli di stress. Inoltre, i pazienti che soffrono di acne devono evitare il più possibile di stuzzicare o spremere le lesioni e, se si espongono al sole, utilizzare sempre creme solari protettive specifiche per pelli acneiche in modo da evitare segni permanenti sulla pelle. 

Per diagnosticare e trattare l’acne tardiva è fondamentale fare riferimento allo specialista dermatologo, infatti evitare i trattamenti fai da te e impostare il prima possibile una terapia adeguata può prevenire lo sviluppo di cicatrici e macchie da acne, esiti permanenti che possono rappresentare un problema estetico e psicologico andando a influenzare negativamente il benessere quotidiano. In presenza di cicatrici e macchie già formate potrebbe essere utile l’utilizzo di laser o peeling chimici, ma sono alternative da valutare sotto stretto controllo medico.

Specialista in Dermatologia e Venereologia

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
Torna su