I nei sono malformazioni benigne della pelle che possono però evolvere in forme maligne, i melanomi. Prevenire questa degenerazione è possibile grazie alla diagnosi precoce, come spiega il professor Antonio Costanzo, Responsabile di Dermatologia in Humanitas e docente di Humanitas University.
Nei pericolosi, come riconoscerli?
“In genere il melanoma è caratterizzato da colori anomali e ha i margini frastagliati. La sua evoluzione verso la forma maligna avviene nel giro di qualche mese. Per questo quando si nota un proprio neo che cambia forma, dimensione e colore bisogna rivolgersi a un dermatologo per accertare la natura dello stesso neo. Lo specialista, attraverso la mappatura dei nei deciderà se asportare il neo, se rimandare l’intervento a un tempo successivo o se tenerlo semplicemente sotto controllo perché si tratta di una formazione assolutamente benigna”.
Che cos’è la mappatura dei nei?
“La mappatura dei nei è l’esame con cui il dermatologo fotografa i nei e dopo averne ingrandito l’immagine ne osserva le caratteristiche confrontandole con quelle della precedente visita. Visto che il tempo medio di evoluzione di un melanoma – da quando si forma a quando diviene pericoloso – è abbastanza diluito nel tempo, eseguendo una mappatura dei nei con cadenza regolare siamo abbastanza sicuri di riuscire a identificare tutte quelle lesioni che stanno evolvendo verso la forma maligna”.
Con quale cadenza ci si deve sottoporre alla mappatura dei nei?
“Il consiglio è di eseguire una mappatura dei nei all’anno. Ma in casi particolari, in presenza di una carnagione molto chiara o di soggetti con i capelli rossi che sono maggiormente predisposti a sviluppare il melanoma, la mappatura deve seguire una cadenza almeno semestrale”.
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