Formazione
Università
Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli (già Seconda Università degli Studi di Napoli)Specializzazione
Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Indirizzo EndocrinologiaUniversità
Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli (già Seconda Università degli Studi di Napoli)Esperienze precedenti
Nome ospedale / Ente
ASST Carlo Poma di MantovaDal
Dicembree 2007Ultimo Ruolo e Descrizione Attività
Dirigente Medico e poi Responsabile della Struttura Semplice di Endocrinologia
Io in Humanitas
Macro unità operativa
EndocrinologiaPubblicazioni personali su PubMed
Nel complesso l'attività scientifica si è concretizzata nella pubblicazione di oltre 145 lavori in extenso, dei quali 144 pubblicati su riviste internazionali con impact factor recensite da Pubmed: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=mazziotti+gherardoUlteriori informazioni di interesse
Indici bibliometrici della produzione scientifica totale
fonte Scopus [https://www.scopus.com/authid/detail.uri?authorId=6701486206]
(update 23/01/2021)
- H.index carriera: 44
- N.citazioni: 6767
- N.lavori: 170
Patologie
Osteoporosi, Malattie Ipofisarie, Malattie TiroideeUnità
Endocrinologia E DiabetologiaAree mediche di interesse
- Malattie osteometaboliche: osteoporosi primitive e secondarie;
- Malattie dell'ipofisi;
- Malattie della tiroide;
- Malattie delle paratiroidi.
Aree di ricerca di interesse
Nei primi anni accademici (dal 2000 al 2005) l'attività scientifica del prof. Mazziotti è stata prevalentemente dedicata allo studio delle malattie autoimmuni tiroidee con la pubblicazione di numerosi contributi scientifici che hanno consentito di chiarire molti degli aspetti fisiopatologici delle tireopatie autoimmuni attraverso l'utilizzo di un modello clinico-sperimentale quale è quello della tiroidite indotta da interferone alfa. In particolare, gli studi condotti presso il laboratorio di autoimmunità tiroidea dell'University of Wales College of Medicine, hanno portato a dimostrare che l'analisi dei linfociti periferici consente di caratterizzare la risposta autoimmune nei pazienti con tiroidite di Hashimoto.
Negli anni successivi (dal 2005 ad oggi), l'attività scientifica del prof. Mazziotti è stata dedicata a studi clinici su malattie osteometaboliche ed ipofisarie, con particolare focus sulla neuroendocrinologia dell’osso e sulle osteoporosi secondarie ad endocrinopatie con la pubblicazione di numerosi lavori in forma di studi originali, review e meta-analisi. I risultati principali di tali studi possono essere sintetizzati nei seguenti punti:
- dimostrazione, per la prima volta nell'uomo, di un effetto diretto dell'ormone tireotropo sul rimodellamento osseo, con un elevato rischio di fratture da fragilità correlato con i bassi valori di ormone tireotropo;
- dimostrazione per la prima volta in modelli clinici che l’iperprolattinemia può causare fragilità scheletrica con aumentato rischio di fratture vertebrali, indipendentemente dall’ipogonadismo;
- definizione della osteopatia acromegalica caratterizzata da elevato turnover osseo, deterioramento della microstruttura scheletrica ed elevato rischio di fratture vertebrali radiologiche-morfometriche;
- dimostrazione di un elevato rischio di fratture vertebrali in pazienti adulti con ipopituitarismo in relazione al deficit dell’ormone della crescita ed un sovradosaggio della terapia sostitutiva con glucocorticoidi ed ormoni tiroidei;
- dimostrazione che i glucocorticoidi possono causare fragilità scheletrica anche quando somministrati in dosi sostitutive;
- dimostrazione per la prima volta che i pazienti affetti dalla malattia rara di Ehlers Danlos sono a rischio di fratture vertebrali da fragilità;
- dimostrazione che la pulsatilità dell’ormone paratiroideo è modulato dall’ormone della crescita.
Il prof. Mazziotti ha anche partecipato a studi multicentrici riguardanti:
- la gestione delle metastasi ossee dei pazienti affetti da carcinoma della tiroide;
- l’efficacia e la sicurezza degli analoghi della somatostatina di prima generazione utilizzati secondo schemi non convenzionali (alto dosaggio o alta frequenza di somministrazione) nel trattamento dell’acromegalia.
Inoltre, sono state condotte collaborazioni internazionali nella stesura di documenti riguardanti l’osteoporosi secondaria e patologie endocrine. Il Prof. Mazziotti ha partecipato infine a consensus conference che hanno prodotto linee guida sulla diagnosi e cura dell’acromegalia.