Che cos’è la tendinite al dito?
I tendini sono quelle strutture con cui i muscoli si inseriscono sull’osso. Con il termine tendinite si intende un’infiammazione del tendine che può avere diverse cause. Quando interessa i tendini delle dita può causare dolore e rigidità con blocco delle dita in certe posizioni.
Si parla più precisamente di tenosinovite stenosante quando i tendini infiammati non riescono più a scorrere nel loro canale fisiologico a livello delle dita. Comunemente si parla di dito a scatto caratterizzato dal tipico scatto doloroso all’apertura del dito interessato o con un blocco del dito in una posizione più o meno piegata.
Quali sono le cause della tendinite al dito?
La tendinite al dito, in genere, è causata da sforzi ripetuti dovuti ad attività ricreative o lavorative intensive o ripetute.
Si può essere più inclini alla tendinite se si soffre di diabete, artrite o gotta. I tendini diventano anche meno flessibili con l’età, quindi più si invecchia, maggiore è il rischio di tendinite.
Quali sono i sintomi della tendinite al dito?
I sintomi possono manifestarsi quando si eseguono compiti che coinvolgono le mani e possono includere:
- dolore che aumenta durante il movimento
- un nodulo o una protuberanza vicino al tendine
- dita gonfie
- sensazione di crepitio o di scatto quando si piega il dito
- calore a carico del dito interessato
- arrossamento
Sono possibili sintomi di dito a scatto:
- dito bloccato in posizione piegata
- dolore più forte al mattino
- dita che fanno rumore quando si muovono
- presenza di una protuberanza nel punto in cui il dito si collega al palmo della mano
Diagnosi
Durane la visita specialistica con particolari manovre è possibile eseguire diagnosi di dito a scatto. Solo in alcuni casi lo specialista richiede un approfondimento diagnostico con un’ecografia o una risonanza magnetica nucleare (RMN).
Potrebbe esservi il dito a scatto se:
- il dito è bloccato in posizione piegata (come se si cercasse di premere un grilletto)
- il dolore è più forte di mattina
- le dita fanno un rumore di scatto quando si muovono
- si è formato un nodulo al palmo dove il dito si collega alla mano.
Occorre rivolgersi sempre al medico di famiglia per eseguire una visita specialistica se pensate di avere un dito a scatto.
Trattamento della tendinite alle dita
Se la tendinite è lieve, il trattamento è sempre di tipo conservativo e necessita solo di qualche piccolo accorgimento:
- evitare sforzi con il dito interessato
- bendare il dito interessato con un dito vicino, in modo tale da evitare movimenti di torsione e dare stabilità
- applicare del ghiaccio per alleviare il dolore e l’infiammazione
- non escluderlo completamente dai movimenti ma continuare a usarlo per i carichi leggeri.
Chirurgia per il dito a scatto
Se la tendinite del dito è più grave e la terapia conservativa non ha ottenuto i benefici sperati, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.
Utilizzando un anestetico locale, il chirurgo pratica una piccola incisione sul palmo della mano alla base del dito e apre il primo anellino dentro cui passa il tendine. Funzionalmente non cambia niente, ma viene tolto il meccanismo che non permette all’infiammazione di passare. Il chirurgo utilizzerà dei punti di sutura per chiudere la ferita.
Prevenire la tendinite
Per prevenire la tendinite alle dita, è consigliabile fare pause periodiche quando si eseguono compiti ripetitivi con le mani o con le dita, come la digitazione, l’esecuzione di lavori di montaggio o la realizzazione di lavori artigianali.
- Allungare e fare movimenti per sciogliere periodicamente le dita e le mani.
- Regolare la sedia e la tastiera in modo che siano ergonomiche e non sovraccarichino le mani duranti il lavoro al computer.
- Assicurarsi che la propria tecnica sia corretta per il compito che si sta svolgendo.
- Cercate di variare i movimenti quando possibile.
Se il dolore della tendinite alle dita diminuisce con il riposo e facendo impacchi di ghiaccio al dito, è probabile che possa guarire senza bisogno di alcun tipo di trattamento. Se il dolore è intenso o non migliora con il tempo si consiglia di consultare lo specialista per confermare la diagnosi e valutare il trattamento più indicato.