La pediculosi è un'infestazione causata dal pidocchio del capo. Si tratta di una parassitosi che si propaga molto rapidamente e contro cui non esistono veri metodi di prevenzione. La sua diffusione può però essere limitata con comportamenti corretti
Che cos'è la pediculosi?
La pediculosi del capo è un'infestazione frequente nelle scuole, nelle colonie e negli altri ambienti e situazioni in cui ci sono molte possibilità di contatto tra le persone. Infatti il contagio avviene per contatto dei capelli tra persona e persona. Contrariamente a quanto spesso si crede non si tratta di un problema tipico delle persone con scarsa igiene. Non si tratta nemmeno di un problema con gravi conseguenze per la salute: infatti i pidocchi del capo non trasmettono alcuna malattia anche se causano un disagio sociale.
Quali sono le cause della pediculosi?
A causare la pediculosi sono i pidocchi del capo, piccoli insetti parassiti che si nutrono del sangue dell'uomo. Per farlo pungono la cute e iniettano al suo interno un liquido urticante.
I pidocchi depositano dopo 24 o 48 ore dall’accoppiamento delle uova, dette lendini, che si attaccano saldamente al capello e da cui si formano ninfe che dopo 7-13 giorni diventano pidocchi adulti in grado di riprodursi. Fortunatamente i pidocchi del capo non sopravvivono più di 2-3 giorni lontani dal corpo.
Quali sono i sintomi della pediculosi?
Il prurito tipico della pediculosi compare solo qualche settimana dopo le prime punture perché la saliva dei pidocchi contiene anche un anestetizzante. Con il passare del tempo si sviluppa una reazione allergica associata e a volte ingrossamento dei linfonodi. Il prurito, inizialmente limitato alla zona in cui sono presenti le prime uova, si estende progressivamente a tutta la nuca e alla parte alta del tronco.
Come prevenire la pediculosi?
Per limitare la probabilità di contagio è bene tenere i capelli corti oppure raccolti per evitare il contatto con i capelli di altre persone.
Se un bambino ha i pidocchi devono essere controllati sia i suoi compagni di scuola, sia i familiari e le altre persone con cui viene in contatto.
Diagnosi
La diagnosi si basa sulla presenza del prurito, delle lendini e dell'insetto adulto. I pidocchi devono essere vivi e in presenza delle sole lendini, che potrebbero non contenere il parassita, non si può parlare di pediculosi.
Per identificare e raccogliere insetti e uova si può usare il cosiddettowetcombing, che consiste nel pettinare i capelli dalla radice alla punta con un pettine a denti fitti e molto balsamo.
Trattamenti
Il trattamento si esegue applicando prima un liquido che scioglie le cere di protezione del pidocchio, poi pettinando con la pettinina e applicando un balsamo antiaderenza e ripassando con la pettinina. In questo modo in due settimane si elimina la parassitosi.
L’utilizzo degli antiparassitari invece dovrebbe essere dismesso sia perché i pidocchi sono divenuti resistenti sa perché gli antiparassitari possono essere tossici peri bambini.
Anche lenzuola, abiti e oggetti devono essere disinfestati. La biancheria deve essere lavata a secco o in acqua a 60°C, oppure lasciata all'aria per 48 ore. Giocattoli e altri oggetti devono essere lasciati all'aria aperta per due settimane, ben chiusi dentro un sacchetto. Spazzole, pettini e fermagli devono essere immersi in acqua molto calda per 10-20 minuti.